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Cronaca

Sanità, salvo il servizio di prenotazione: "La regione paghi"

La cooperativa Capodarco che gestisce il call center ha revocato la sospensione: "soluzione momentanea"

Revocata "momentaneamente" l'interruzione del servizio di prenotazione delle prestazioni sanitarie ReCup. Lo ha comunicato con una nota la cooperativa Capodarco che gestisce il servizio per conto della società Lait spa. La cooperativa, infatti, aveva annunciato l'interruzione del servizio a partire da giovedì per "pesanti ritardi nei pagamenti". Oltre alla sospensione del call center, la mancanza di fondi rischia di compromettere il posto di lavoro per 700 dipendenti, tra cui circa trecenti disabili, destinati alla mobilità.

La decisione di fare un passo indietro sulla sospensione del servizio "è stata presa dal Consiglio di aministrazione della cooperativa alla luce della ricezione della comunicazione scritta, da parte di Lait Spa, che certifica il credito di Capodarco per l’anno 2012" comunica la cooperativa in una nota. Una carta importante per "salvare" il servizio dalla chiusura immediata perchè "con questo documento ci recheremo immediatamente presso le banche che hanno anticipato le fatture emesse nei confronti di Lait Spa per un totale di oltre 17 milioni di euro" spiega il presidente di capodarco Maurizio Marotta. "Si spera di avere dalle banche le dovute rassicurazioni utili a permettere la prosecuzione del servizio".

Tra i motivi che avevano portato la cooperativa Capodarco ad annunciare la sospensione di ReCup infatti c'era anche il fatto che oltre a non essere pagati, "ci si nega perfino il riconoscimento del debito nonostante la scrivente società ha condotto sin qui l'attività in maniera regolare e secondo gli inviti e le indicazioni dirette della Lait e della Regione con indicazioni anche riferite ai tagli di spending review da attuare". Ora, almeno il riconoscimento, è arrivato.

La speranza per la cooperativa è che venerdì 15 febbraio, giorno in cui è stata indetta anche una protesta da parte della Uil Fpl sotto la sede della regione in via Colombo, la Giunta Regionale voti la delibera che rende effettivo il pagamento che, a quanto si apprende nella nota, "è fermo da gennaio 2012".

Se questo non dovesse accadere, la sospensione del servizio annunciata per giovedì, potrebbe realizzarsi. Dalla regione però arrivano messaggi rassicuranti: "Tutto sarà risolto nei prossimi giorni, come è ben noto ai dirigenti della cooperativa di Capodarco. Il finanziamento atteso - si legge nella nota ufficiale - sarà trasferito alla società regionale Lait, titolare del servizio Recup, che a sua volta provvederà ad erogare i fondi a Capodarco per le prestazioni erogate nell'anno 2012".

Sulla questione è tornato a parlare anche il sindacato Ugl Sanità Roma e Lazio: "Non è possibile che la questione del Recup sia affrontata in extremis ad ogni fine giunta e che la patata bollente sia scaricata poi sempre a quella successiva, tamponando di volta in volta il problema senza risolverlo" ha dichiarato il segretario Antonio Cuozzo. Per il sindacalista oltre a "interventi dell'ultim'ora" è necessaria "una riorganizzazione del servizio che garantisca continuità ed efficacia e riconosca maggiore stabilità ai lavoratori che vi operano, il cui futuro lavorativo è stato finora sempre sul filo del rasoio" afferma auspicandosi un intervento risolutivo. "Altrimenti valuteremo ogni azione per impedire che lavoratori e cittadini paghino per l'indifferenza delle istituzioni".

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