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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via dei Pastini

Ndrangheta a Roma: blitz al Pantheon, sigilli ai ristoranti 'Er Faciolaro' e 'La Rotonda'

Gli uomini della Dia in via dei Pastini. Undici le ordinanze di custodia cautelare per presunti affiliati alla cosca calabrese Piromalli

Blitz del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che ha eseguito 11 ordinanze d custodia cautelare nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla cosca di 'ndrangheta Piromalli. Nell'operazione è coinvolto un imprenditore della Piana di Gioia Tauro "che ha intrattenuto pluriennali rapporti d'affari coi principali referenti della cosca, che gli hanno permesso di costituire un vero e proprio 'impero' economico-commerciale. Sono 26 le perquisizioni domiciliari in corso. Sequestrati società e beni per un valore complessivo di oltre 210 milioni di euro".

ER FACIOLARO E LA ROTONDA - Nel corso della operazione la Dia ha sequestrato due noti ristoranti in via dei Pastini, 'Er faciolaro' e 'La Rotonda', molto frequentati dai turisti in visita nel Centro della Capitale, e arrestato l'imprenditore calabrese, "reale proprietario", un 47enne nato a Seminara, in provincia di Reggio Calabria. "Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 10 milioni di euro. Sono in corso perquisizioni nei confronti di tutti gli indagati".

OPERAZIONE BUCEFALO - L'operazione, denominata 'Bucefalo', è stata eseguita insieme al Nucleo speciale di Polizia valutaria e dallo Scico di Roma. Le indagini che hanno portato all'operazione sono state coordinate dalla Dda di Reggio Calabria. I reati contestati agli arrestati sono associazione per delinquere di stampo mafioso, contraffazione, frode in commercio, ricettazione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

COSCA PIROMALLI - Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno portato a rilevare, tra l’altro, l’esistenza di pluriennali rapporti d’affari tra un noto imprenditore della piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) ed i principali referenti della cosca di ‘ndrangheta dei Piromalli che gli hanno permesso di costituire un vero e proprio “impero economico-commerciale che è stato difeso, nel corso del tempo, dalle potenziali minacce di altre cosche criminali concorrenti".

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