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Cronaca Fiumicino

Fiumicino, blitz al porto canale: sequestrata 1 tonnellata di pesce senza tracciabilità

Del pesce sequestrato 777 chili di prodotto ittico sono stati dichiarati non commestibili. Solo 248 chili di pesce sono risultati edibili e destinati in beneficenza a due mense

Circa 1025 chili di pesce pescato senza tracciabilità. E' quanto, in una settimana, Capitaneria di Porto di Roma, Polizia di Stato e Polizia locale di Fiumicino e ASL Roma 3, hanno scoperto sul molo del porto canale di Fiumicino nell'ambito di un'attività mirata alla repressione della vendita illegale di prodotti ittici.

L'ennesima attività congiunta ha portato a un primo sequestro di circa 40 chili di pesce e molluschi bivalvi (dichiarato non edibile, dal servizio veterinario della ASL Roma 3) da parte della Capitaneria di Porto di Roma, Polizia locale e Polizia di Stato di Fiumicino. In questo caso è stata elevata una denuncia a carico di ignoti per la mancata tracciabilità del prodotto ittico venduto negli ultimissimi giorni di festa per le famiglie.

Nella settimana, il personale militare della Capitaneria di porto di Roma, nel corso di controlli presso una pescheria locale, ha proceduto a due sequestri  per un totale di 985 chili di pesce (rombi, sogliole, mormore, orate, rane pescatrici, soaci, merluzzi, totani, alici, aragoste, arzille, polpi, ecc) in cassette, anch'esso mancante della tracciabilità. Vioolazioni punita con due sanzioni da 1500 euro l'una.

La presenza sul molo di Fiumicino di persone intente a vendere prodotti ittici in pessimo stato di conservazione, fonte di pericolo per la salute pubblica, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione, per il commercio su area pubblica di tale prodotto, è stata accertata grazie ai controlli congiunti. La recente normativa sanzionatoria in materia di pesca ha riformato l'impianto punitivo, commisurando le sanzioni in modo significativo, anche al quantitativo di prodotto ittico illegale.

In tale contesto, 777 chili di prodotto ittico non commestibile sequestrato dalla Guardia costiera di Roma avviato alla distruzione e smaltito e solo 248 chili risultato edibile è stato destinato in beneficenza a due mense, una che provvede ai pasti dei senza dimora della Capitale e l’altra per le popolazioni colpite dal terremoto.

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