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Cronaca Prenestino / Via di Acqua Bullicante

Torpignattara, sequestrato Lidl aperto da una settimana

Sul posto gli uomini della sezione giudiziaria della Polizia Locale presso la Procura di Roma. Si contesta un presunto abuso edilizio. Contro la struttura mesi e mesi di proteste di comitati, associazioni e municipio

Sigilli al centro commerciale Lidl, aperto appena una settimana fa. La struttura in via dell'Acqua Bullicante è oggetto di sequestro da questa mattina, su disposizione del sostituto procuratore D'Ovidio. Sul posto gli uomini della sezione giudiziaria della Polizia Locale presso la Procura di Roma, che hanno prima disposto l'allontanamento dei dipendenti già a lavoro, poi la chiusura del mega supermercato.  

A quanto si apprende, le indagini in corso sono legate a un presunto abuso edilizio, in violazione dell'articolo 44 del testo unico per l'edilizia (380/01), e abuso d'ufficio (art. 323 del codice penale) per tre dipendenti capitolini. Ricapitolando, l'azienda ha comprato il terreno, compreso tra via di San Vito Romano e via di Villa Santo Stefano, da una società immobiliare della zona nel 2014, e ottenuto la licenza a edilizia lo scorso aprile. Sul terreno però, non avrebbe potuto costruire, perché nelle autorizzazioni fornite dal dipartimento Attività Produttive, manca la certificazione di dismissione delle attività artigiane che per anni hanno lavorato nei capannoni presenti sul terreno. Da normativa, l'area doveva essere libera dal 2010. E invece, al momento del rilascio dei permessi, un fabbro ancora operava all'interno di una delle strutture.

Una lotta aperta del territorio contro quel cantiere che ancora una volta dava la precedenza al cemento sul verde. Un supermercato che in molti non avrebbero voluto, nel quartiere a più densità abitativa della città dove aree ludiche per bambini e famiglie scarseggiano. E che il coordinamento No Cemento a Roma Est aveva ostacolato carte alle mano.

seqlidl-2Già gli attivisti parlavano di permessi assenti, o comunque non legittimi. In particolare puntavano il dito, dopo infinite richieste di accesso agli atti al dipartimento di via dei Cerchi, contro la mancanza della certificazione della dismissione degli edifici preesistenti. Quando il cambio di destinazione d'uso fu accettato, c'era ancora chi in quell'area stava lavorando. 

Commenta il sequestro tramite nota stampa l'esponente di Sel, Gianluca Peciola: "E' un risultato importante il sequestro del centro commerciale Lidl in zona via dell'Acqua Bullicante, aperto da solo una settimana. Un risultato ottenuto grazie alla mobilitazione dei comitati e dei cittadini che avevano sollevato dubbi sulla regolarità della procedura di concessione dei permessi a costruire. Come Gruppo Sel in Campidoglio abbiamo da subito sostenuto questa mobilitazione con numerosi atti. I sigilli di oggi dimostrano che i dubbi erano fondati e che sembrerebbero esserci state diverse violazioni. Le due Commissioni capitoline Commercio ed Urbanistica avevano chiesto la sospensione per autotutela dei lavori fino al chiarimento relativo proprio agli atti su cui la Procura di Roma ha aperto le indagini. Ringraziamo la Procura per aver ascoltato le ragioni dei comitati e dei cittadini, nonchè le nostre a sostegno di una battaglia per la legalità e per la verità intorno a quello che abbiamo da subito definito un abuso". 

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