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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sequestrato il lago di via di Salone: acque inquinate. Indagati due dirigenti della Basf

Giorni fa il blitz alla fabbrica di solventi chimici nella zona. Oggi i sigilli al lago di pesca sportiva che insiste sulla stessa falda acquifera. Due i dirigenti iscritti nel registro degli indagati

Sigilli al lago per la pesca sportiva nei pressi di via di Salone, nel territorio del IV municipio. Ad apporli gli agenti del gruppo Sicurezza Pubblica ed emergenziale della Polizia Municipale e quelli della Polizia Provinciale. Alla base del sequestro, disposto dalla Procura, l'inquinamento delle acque. I prelievi, effettuati nel mese di marzo, hanno infatti evidenziato la presenza di arsenico, manganese, bario e piombo oltre i livelli consentiti dalla legge, come redatto dalla tabelle di Arpa Lazio. A breve verranno effettuati ulteriori esami sulla fauna del lago per capire se anche i pesci siano stati 'contagiati' dagli agenti inquinanti.

LA BASF - Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, la falda acquifera del lago è la stessa su cui insistono le attività della vicina fabbrica chimica Basf, di recente oggetto di un blitz del gruppo Spe dei vigili urbani, diretti dal comandante Antonio Di Maggio. Cinque giorni fa finì sotto sequestro la documentazione dell'azienda per la verifica dei livelli di inquinamento di acque e terreno. Oggi la notizia che nel registro degli indagati sono finiti due dirigenti dell'azienda. 

Ancora da verificare il legame effettivo tra le acque inquinate del lago e l'attività della fabbrica, da tempo al centro dei sospetti di parte della popolazione della zone di Settecamini-Case Rosse, che in numerosi esposti ha denunciato una concentrazione di diossina nell'aria fuori dalla media.

Sequestrato il lago per la pesca sportiva in via di Salone

IL PRESIDENTE DEL MUNICIPIO - Così ha commentato il presidente del IV municipio Emiliano Sciascia: "Già da tempo è stato istituito un tavolo di confronto che ha coinvolto il Municipio, gli Assessorati competenti di Roma Capitale, i vertici di Basf, i lavoratori e i Comitati per salvaguardare i livelli occupazionali e mitigare l'impatto ambientale sul quartiere, attraverso l'ipotesi di una delocalizzazione".

"Consapevoli dell'iter avviato nel 2012", continua Sciascia, "e in attesa dei risultati dei controlli avviati dall'Istituto Superiore di Sanità, riteniamo che si debba continuare a lavorare insieme all'Amministrazione capitolina perché tutti quei posti di lavoro non vadano persi, dando allo stesso tempo una risposta concreta alle esigenze del territorio".

"Nel pieno rispetto per le indagini in corso sulle attività della Basf", conclude il presidente del IV municipio, "chiedo che si tenga in considerazione la necessità prioritaria di salvaguardare i lavoratori e la salute dei cittadini. Il nostro impegno su questo tema è continuo e costante, già domani saremo dall'Assessore Caudo per un incontro con i sindacati sul tema Basf".

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