Ostia, sigilli al chiosco Hakuna Matata: abusi per centinaia di metri quadrati
Secondo le forze dell'ordine sarebbero emersi "fortissimi dubbi" circa la legittimità della concessione, rilasciata dall ufficio tecnico nel 2014 allo stabilimento
Abusi per centinaia di metri quadrati. E' quanto emerso, questa mattina, da un blitz degli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale X Gruppo mare, diretti dal comandante Antonio Di Maggio, nel corso di un'operazione svolta in sinergia con la Capitaneria di Porto e la Polizia di Stato, hanno posto sotto sequestro il chiosco Hakuna Matata.
Tra le opere abusive sono stati posti sotto sigilli un chiosco, un campo da beach volley e l'indebita appropriazione di locali comunali. Ma non solo. Secondo le forze dell'ordine fortissimi dubbi, sarebbero emersi circa la legittimità della concessione, rilasciata dall ufficio tecnico nel 2014 allo stabilimento e che ora è al vaglio dell'amministrazione per l'eventuale provvedimento di revoca. Il bar, invece, resta aperto.
Il chiosco era gestito da Cleto Di Maria, già noto alle cronache giudiziarie. Continuano quindi, su disposizione del Prefetto Domenico Vulpiani, i controlli alle strutture balneari di Ostia. L'operazione si inserisce in un ampio contesto di verifica della legalità che ha già visto numerosi stabilimenti storici oggetto di sequestri nei mesi scorsi.
Recentementi i vigili di Ostia avevano fatto visita anche allo storico stabilimento Kursaal. Lo scorso 27 novembre gli agenti del X Gruppo Mare misero i sigilli al ristorante dello stabilimento Le Dune.
Negli ultimi mesi accertamenti erano stati fatti accertamenti anche presso gli stabilimenti Tibidabo Beach, il Lido e il V-Lounge. Tranne qualche tettoia fuori norma o qualche passerella di troppo, però, non si era passati al sequestro delle intere strutture. Controllia anche per La Casetta, lo Shilling-La Rotonda, il Bettina, Salus e Med.
