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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Magliana / Via Crespina

Ora è ufficiale: oggi ha riaperto Scuola Viva. Zingaretti: "Un'altra storia che finisce bene"

Il presidente della Regione Lazio ha reso nota la riapertura del centro di riabilitazione di via Crespina

"Riapre ScuolaViva. Appena firmate le autorizzazioni. Difesa legalità e tutelata sicurezza pazienti. Un'altra storia che finisce bene". Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nella giornata del 10 febbraio ha ufficializzato la riapertura del centro di riabilitazione Scuola Viva Onlus, da tempo al centro della polemica a causa di un "intoppo burocratico" di cui è stata protagonista l'Asl Roma D.

LA VICENDA - Per anni la struttura, ribattezzata dai suoi 270 utenti "una seconda casa", aveva operato grazie a una serie di provvedimenti provvisori fin quando, nel settembre del 2010, la Regione Lazio non ne aveva reso obbligatorio l'accreditamento permanente. Un accreditamento arrivato lo scorso settembre ma revocato repentinamente solo tre mesi dopo. Tra le cause della revoca, la Regione aveva segnalato l'elevata vicinanza al Tevere, distante dal centro circa 300 metri.

LA REVOCA DELLA REVOCA - Certi dell'infondatezza della disposizione, i dirigenti dell'associazione avevano quindi deciso di ricorrere al Tar nella speranza di ricevere la sospensione della revoca. Ma invano. Lo scorso 22 gennaio, infatti, anche il Tar declina la proposta del centro senza tra l'altro dare nessuna spiegazione. I dirigenti di Scuola Viva vengono quindi messe alle strette: le uniche alternative sono il dislocamento del centro o la richiesta di accoglimento presso altri centri di riabilitazione. Si decide quindi di scendere in campo.

LA MANIFESTAZIONE IN VIA VAIANO - In seguito alla lettera a Gianni Letta in cui alcuni genitori degli utenti denunciavano l'operato di Zingaretti e del dirigente Giorgio Spunticchia, i 90 operatori della struttura affiancati dalle famiglie degli ospiti manifestano il 30 gennaio in via Vaiano davanti alla sede della Asl Roma D. Trascorre solo un'ora, quando i vertici dell'azienda comunicano rammaricati l'"intoppo burocratico" che ha causato la chiusura del centro.

IL TWEET - Da quel momento si susseguono una serie di incontri tra Regione, Protezione Civile, Municipio, Asl e dirigenti della Onlus per garantire la messa in sicurezza della struttura. Fino a ieri, quando con un cinguettio su Twitter il governatore della Regione ha messo un punto a questa "odissea".

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