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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Piazza Indipendenza, tensione tra operai Ast e polizia: "Manganellati senza un perché, Renzi spieghi"

Scontri in piazza a Roma tra operai delle acciaierie di Terni e la polizia. Landini: "Ci hanno aggredito senza motivo, Renzi spieghi perché". La Questura: "Nessuna carica. Solo azione di contenimento"

Picchiati "senza un motivo". Manganellati perché "espressione dei lavoratori e dei sindacati". Fermati perché colpevoli di essere scesi in piazza a urlare la propria rabbia e la propria disperazione. E' una Fiom Cgil furiosa quella che denuncia la "vergogna" di Roma, dove si sono registrati momenti di altissima tensione tra la polizia e le centinaia di operai dell'acciaieria di Terni giunti nella capitale per manifestare contro il piano industriale della ThyssenKrupp. 

SCONTRI IN PIAZZA - Dopo un corteo inizialmente sereno, la situazione è precipitata davanti all'Ambasciata tedesca, zona piazza Indipendenza, quando alcuni manifestanti hanno cercato di proseguire la marcia verso il ministero dell'Economia. Gli animi si sono surriscaldati dopo che i manifestanti hanno chiesto all'ambasciata tedesca di registrare con un documento ufficiale la protesta. Il documento, di cui una delegazione ha preso visione, sarebbe però stato giudicato troppo generico, innescando la reazione dei lavoratori che hanno deciso di dirigersi verso il Mise. Una decisione, questa, che ha scatenato la reazione degli agenti, che è stata immediata e, denunciano i sindacalisti e i lavoratori, spropositata.  In merito agli scontri la Questura spiega: "Nessuna carica", ma solo un'"azione di contenimento" scattata "quando i manifestanti hanno provato a forzare il cordone di poliziotti per andare in direzione della Stazione Termini".

IL VIDEO DIFFUSO DALLA FIOM CGIL

"RENZI SPIEGHI LE BOTTE" - "Ci hanno manganellato perché non volevano farci arrivare al ministero", hanno accusato dalla Fiom. Ancora più dura la denuncia di Maurizio Landini, segretario Fiom Cgil, e in prima linea in piazza. "Hanno caricato i lavoratori, tre sono in ospedale - ha urlato - Vogliamo chiedere un incontro al governo e alla polizia perché non si picchia così. Appena siamo partiti in corteo - ha raccontato - siamo stati caricati senza alcuna motivazione. Anch'io ho preso le botte dai poliziotti. Alcuni dei nostri sono finiti in ospedale, non finisce qui. Ora Renzi spieghi le botte". 

IL VIDEO DIFFUSO DALLA QUESTURA DI ROMA

"CARICATI SENZA MOTIVO" - Sulla stessa lunghezza d'onda, e con la stessa rabbia, Luigi Angeletti, leader della Uil. "E' successo un fatto grave e inaccettabile: i lavoratori della Ast di Terni che hanno manifestato davanti al consolato tedesco, in Piazza Indipendenza, sono stati, improvvisamente e senza motivo, caricati dalla polizia. E' questa la cifra della politica di attacco ai sindacati? - ha provocato - In piazza c'erano solo lavoratori e non sindacalisti. Le forze dell'ordine non devono alimentare il disordine. Il governo deve intervenire e risponderne, perché episodi del genere non possono passare sotto silenzio".

LA VERSIONE DELLA QUESTURA - La Questura di Roma racconta in maniera diversa quanto accaduto: "La protesta, a cui hanno preso parte alcune centinaia di persone, ha vissuto attimi di tensione quando gli stessi manifestanti muovendosi in un corteo improvvisato hanno tentato di forzare il cordone di poliziotti posti a sbarramento, allo scopo di raggiungere la stazione Termini per occuparla, passando per via Solferino.
A questo punto le forze dell’ordine sono state costrette a fronteggiare un folto gruppo di persone per evitare che tale azione venisse portata a termine. Per evitare conseguenze peggiori, nonostante la manifestazione fosse stata autorizzata in forma statica, è stato concesso ai lavoratori di poter effettuare un corteo da Piazza dell’Indipendenza fino a via Molise dove ha sede il ministero dello Sviluppo Economico. Durante l’azione di contenimento, alcuni agenti e un funzionario di polizia, fatti oggetto di un nutrito lancio di bottiglie e altri corpi contundenti, sono rimasti contusi. Tre manifestanti hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Policlinico Umberto I". Alla fine il bilancio dei feriti è "di quattro agenti ed un funzionario di polizia".

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"RENZI, NON FINISCE QUI" - Con il governo nel mirino anche Susanna Camusso, segretario Cgil. "Esprimo solidarietà ai lavoratori dell'Ast caricati dalla polizia. Il rischio - ha criticato - è che questo diventi sempre più un Paese diviso tra chi si misura con i problemi del lavoro e chi pensa che siamo di fronte a un mondo carino e basta spargere ottimismo". Durissimo anche il commento di Nichi Vendola, presidente di Sel, che non ha fatto mancare la propria vicinanza ai lavoratori ternani. "L'ambasciata della Germania in Italia riceve gli operai della Ast di Terni, le forze dell'ordine italiane li picchiano. Ministro Alfano e governo Renzi la vicenda non finisce qui", ha "minacciato" su Twitter. 

550 ESUBERI - Quel che certo è che per i lavoratori delle acciaierie ternane la situazione davvero non finirà oggi. E il futuro, dopo Roma ancora di più, non promette nulla di buono. A inizio ottobre è fallito il negoziato tra sindacati e Ast e l’azienda ha avviato la procedura di mobilità per oltre cinquecento persone. L’obiettivo del gruppo proprietario della fabbrica, la tedesca ThyssenKrupp, è realizzare risparmi per cento milioni di euro anche incidendo sul costo del lavoro. Ast sostiene, dal canto suo, di aver proposto una riduzione degli esuberi a 290 rispetto ai 550, a fronte di un contenimento generale degli stipendi. Una soluzione che l'azienda ha rifiutato, puntando tutto sul previsto calo delle vendite di acciaio. Una prima manganellata per i lavoratori. Prima di quelle di oggi. Vere. 

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