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Cronaca

Sciopero Tpl, i lavoratori non mollano: "Proseguiremo a oltranza"

Ancora fermi i circa 180 mezzi bloccati stamattina dai lavoratori in protesta contro la decurtazione dello stipendio. In corso inconti tra sindacati, azienda e istituzioni

Continua lo sciopero "non annunciato" dei lavoratori dell'azienda di trasporto locale, Roma Tpl. I lavoratori questa mattina hanno incrociato le braccia bloccando la circolazione di circa 180 mezzi, sui 400 che di solito svolgono il servizio, per protestare contro la decurtazione dello stipendio di circa 300 euro mensili. "Questa è l'ennesima brutta vicenda che coinvolge le lavoratrici e i lavoratori di Roma Tpl Scarl e delle società consorziate che , oltre alla decurtazione dello stipendio, vivono un cronico ritardo del pagamento degli emolumenti" hanno spiegato dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti che stamattina hanno partecipato all'incontro in Regione Lazio con i vertici dell'azienda e l'assessore regionale ai Trasporti, Luca Malcotti. E mentre la protesta ha fatto esplodere le polemiche politiche, i lavoratori spiegano a Roma Today di essere disposti ad "andare avanti a oltranza".

I SINDACATI - "Sembra si sia deciso di non erogare valori retributivi analoghi agli oneri relativi ai rinnovi contrattuali 2009/2012" spiegano in un comunicato stampa congiunto Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti. "La politica consente a queste imprese di far ricadere solo sui dipendenti la sfavorevole congiuntura economica che avrebbe prodotto una mancanza di liquidità e una stretta creditizia operata dal sistema bancario" scrivono richiamando quanto avvenuto nel 2004 quando non erano stati riconosciuti i 306 euro annuali inseriti dell'accordo regionale stipulato quell'anno. I sindacati attaccano anche la mancanza di programmazione del trasporto pubblico romano laziale e denunciano un "rimpallo di responsabilità tra istituzioni e azienda: "E' un film già visto e non possiamo permettere che vengano utilizzati i lavoratori per risolvere problemi ascrivibili esclusivamente alle aziende e alle istituzioni coinvolte". Anche il sindacato di base, Usb è intervenuto sulla vicenda: "Questa vicenda conferma che il privato non funziona, e si regge soltanto su soldi pubblici ribadiamo pertanto la necessità che la gestione delle linee periferiche romane venga riportata interamente in mano pubblica" ha affermato Walter Sforzioni, dell'USB Lavoro Privato.

I LAVORATORI - "Abbiamo saputo in via informale che stamattina l'incontro in regione non ha avuto alcun riscontro positivo" ha spiegato a Roma Today Fabio, uno degli autisti di Roma Tpl in sciopero da stamattina. "Se non si arriverà ad alcuna soluzione molti di noi sono disposti a scioperare a oltranza".

IL CODACONS - Per l'associazione dei diritti dei consumatori la protesta improvvisa da molti degli autisti di Roma Tpl "sta causando enormi disagi agli utenti romani, disagi totalmente ingiustificati". Il Codacons, pur esprimendo comprensione per le motivazioni dei lavoratori ritiene "intollerabile lasciare i cittadini a piedi, senza alcun preavviso, mettendo in atto scioperi selvaggi che hanno come unica conseguenza quella di danneggiare gli utenti". Per il Condacons lo sciopero poteva anche essere indetto "rispettando le disposizioni di legge e fornendo le dovute informazioni all'utenza". Per questi motivi l'associazione annuncia la volontà di chiedere l'intervento dell'Autorità di garanzia sugli sciopero per chiedere sanzioni a sindacati e lavoratori per "fare in modo che non si ripetano".

IL GARANTE - L'Autorità di garanzia sugli scioperi ha inviato una richiesta di informativa urgente al Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro e all'azienda Roma Tpl "al fine di valutare l'adozione dei provvedimentidi sua competenza" si legge in una nota. "Lo sciopero - ha sottolineato l'Autorità di garanzia - ha pesantemente danneggiato gli utenti"

LE POLEMICHE - Numerose le polemiche politiche suscitate dalla protesta. "Ancora una volta la mobilità a Roma si rivela il tallone d’Achille di una città messa in ginocchio da scelte e gestioni profondamente sbagliate e dannose" ha commentato Maria Gemma Azuni, consigliere comunale di Sel e candidata alle primarie del centro sinistra per la poltrona a sindaco di Roma. Attacchi al sindaco Alemanno anche da un'altro candidato alle primarie, Paolo Gentiloni (Pd) che ha definito la protesta "una reazione all'incapacità dei vertici capitolini". Solidarietà ai lavoratori dall'ex consigliere regionale (Pdci) candidato nelle liste regionali di Rivoluzione Civile di Ingroia: "I lavoratori non possono pagare per i problemi di mancata liquidità del Consorzio né per le inadempienze di altri, in questo caso la Regione; soprattutto non possono essere sanzionati per aver deciso di scioperare senza preavviso. Fin troppo spirito di responsabilità è stato dimostrato in questi anni".

LA RISPOSTA DI ALEMANNO - Dura la risposta all'opposizione del sindaco Alemanno: "Sciacalli e profeti di sventura, cercano di sfruttare la situazione per criticarmi. Vanno sconfitti". Il sindaco ha poi aggiunto: "Stiamo risolvendo il problema". In difesa dI Alemanno anche Maurizio Berruti, vice presidente della commissione Mobilita' di Roma Capitale che ha affermato: "Oggi la sinistra si e' buttata a capofitto sullo sciopero senza preavviso da parte degli autisti del Consorzio di RomaTpl. Solo ieri - continua Berruti - il sindaco ha dato prova di un atteggiamento diametralmente opposto alla faziosita' della sinistra, esprimendo solidarieta' al sindaco e alla citta' di Napoli paralizzata dai bus fermi per mancanza di carburante".

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