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Cronaca

Sciopero: dai rifiuti ai trasporti 48 ore a rischio caos 

Da questa mattina braccia incrociate per i dipendenti Ama. Domani invece tocca ai lavoratori di Atac, ma solo dalle 8 e 30 alle 12 e 30. Un'ordinanza del prefetto ha imposto la riduzione oraria ai sindacati promotori

A votare tra i rifiuti. E' il quadro che rischia di delinearsi in queste ore per le strade della Capitale, con l'astensione dal lavoro dei dipendenti Ama per l'intero turno di oggi. A partire da questa mattina l'immondizia resta in strada fino all'alba di martedì. Ma se aggiungiamo il festivo di ieri a raccolta ridotta, 24 ore per tentare di ripristinare il regime ordinario, e il freno ulteriore del 2 giugno, un altro giorno di festa a mezzo servizio, la paura è di arrivare al prossimo weekend tra strade sporche e aria nauseabonda.    

E se l'azienda di igiene urbana ha già attivato l'iter per assicurare i servizi minimi essenziali, dal pronto intervento a ciclo continuo all'incenerimento dei rifiuti ospedalieri, dalla raccolta pile, farmaci e siringhe abbandonate alla pulizia dei mercati, secchioni e marciapiedi potrebbero comunque dover ospitare quantità di rifiuti da emergenza, proprio nella settimana che precede le amministrative. Un rischio tanto concreto da spingere l'ad Fortini a rivolgersi direttamente ai cittadini: "Tenete la spazzatura in casa". 

Si aggiunge nella giornata di domani, martedì 31 maggio, lo stop di quattro ore anche sul fronte trasporti. In Atac si fermeranno i lavoratori per lo sciopero indetto da Usb, Orsa, Sul, UTL e Faisa, ma non per 24 ore come stabilito. Il nuovo prefetto Basilone ha imposto la riduzione dell'orario a 4 ore. Braccia incrociate dunque dalle 8 e 30 alle 12 e 30, quanto basta per aspettare una mattinata di caos sulla rete bus, tram, metro e ferrovie Termini-Centocelle, Roma-Lido e Roma-Viterbo. 

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