Sciopero, oggi a Roma bus di periferia a rischio. Gli orari e le linee coinvolte
A fermarsi i lavoratori aderenti al sindacato Usb. Le motivazioni dello sciopero
A Roma oggi sciopero dei bus di periferia. Sarà un martedì difficile per chi usa i mezzi gestiti dal consorzio Roma Tpl. A fermarsi gli aderenti al sindacato Usb.
Gli orari dello sciopero di domani
Dalle 9 alle 13 saranno a rischio le corse di circa 100 linee di bus periferiche. Regolarmente in servizio invece i lavoratori Atac. Nessuna variazione quindi per il servizio sulle linee di Atac, Cotral e Ferrovie dello Stato. Normale servizio per treni, metropolitane, bus extraurbani e per tutte le linee di bus gestite da Atac.
Sciopero 12 febbraio: quali bus a rischio?
Ecco le linee a rischio: 08, 011, 013, 013D, 017, 018, 022, 023, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 033, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 042, 044, 048, 049, 051, 053, 054, 055, 056, 057, 059, 066, 078, 086, 088, 135, 146, 213, 218, 226, 235, 314, 339, 340, 343, 344, 349, 404, 437, 441, 444, 445, 447, 502, 503, 505, 543, 546, 548, 552, 555, 557, 657, 660, 663, 665, 701, 701L, 702, 703L, 710, 711, 721, 763, 764, 767, 771, 775, 777, 778, 787, 789, 808, 889, 892, 907, 907L, 908, 912, 982, 985, 992, 993, 998 e 999, C1 e C19.
Le motivazioni
A fermarsi, come detto, gli aderenti al sindacato Usb. L’Unione Sindacale di Base "da anni denuncia come l’affidamento del servizio pubblico alle aziende private abbia peggiorato le condizioni dei lavoratori e dell’utenza. I lavoratori continuano a subire ritardi nel pagamento degli stipendi, mancati versamenti nei fondi pensione, continue pressioni anche per avere un solo giorno di permesso. Non solo, se l'autista si rifiuta di far marciare il mezzo in assenza delle condizioni di sicurezza previste dal codice stradale, il datore di lavoro anziché ringraziarlo per aver operato nel rispetto delle norme gli apre un procedimento disciplinare. Roma Capitale è responsabile in solido delle inadempienze contrattuali del Consorzio Roma TPL e per questo non può girarsi dall'altra parte, facendo finta di niente. La sicurezza e la dignità di lavoratori e degli utenti non può essere un argomento di serie B. Inchiodare le aziende alle loro responsabilità è un dovere, non una facoltà. In assenza di tutto questo, a noi non resta altro che scioperare".