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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Metro, scioperano i tecnici della manutenzione: si teme per i guasti

La mobilitazione dei dipendenti della Caf Italia durerà una settimana. La Fiom: "Dopo la decisione di Atac di reinternalizzare il servizio, aperta una procedura di licenziamento collettivo". Il Garante: "Revoca immediata". Gabrielli: "Pronto a precettarlo"

Inizia oggi e durerà fino al 16 dicembre lo sciopero della Caf, l'azienda che si occupa della manutenzione della metropolitana di Roma e della Roma Lido. Sette giorni di protesta dei dipendenti che operano presso i due depositi dell'Atac a Magliana ed Osteria del Curato durante i quali ogni attività di riparazione verrà sospesa con possibili conseguenze sul servizio in caso di guasti. A causare la protesta il fatto che dopo la decisione di Atac di reinternalizzare il servizio, la società ha aperto una procedura di licenziamento collettivo. Ne dà notizia la Fiom. 

L'azienda, che solo a Roma dà lavoro a una cinquantina di tecnici specializzati,  "si rifiuta persino di discutere la possibilità di ricorrere agli esodi volontari e alla ricollocazione in altri cantieri operanti sul territorio nazionale" si legge in una nota del sindacato di categoria. "Di fronte a questa chiusura e dunque dell'imminente possibilità di perdere i propri posti di lavoro, i lavoratori di Caf riuniti in assemblea hanno deciso di aprire lo stato di agitazione". Una decisione "drammatica e che metterà a rischio la tenuta della metropolitana di Roma, dal momento che le attività di riparazione e manutenzione saranno sospese, proprio in un momento particolarmente delicato stante l'apertura del Giubileo". 

In solidarietà con i colleghi romani anche i lavoratori trasferiti presso i cantieri di Cagliari e Foligno hanno indetto lo stato di agitazione con le medesime modalità.

'LIMITARE I DISAGI' - Atac, con una nota, ha fatto sapere che "adotterà tutte le iniziative utili a limitare i disagi che potrebbero derivare da questa agitazione". La municipalizzata capitolina ha inoltre spiegato come Caf "deve garantire il livello di servizio previsto dal contratto con Atac, fino all'avvicendamento, visto che alcune attività finora gestite da Caf sono state messe a gara e aggiudicate da altri soggetti". Continua la nota: "Diversamente Atac adotterà le misure necessarie per garantirsi in ogni modo e in tutte le sedi. L'azienda, nel rispetto dei ruoli e delle posizioni anche espresse dai lavoratori Caf, sottolinea che le responsabilità contrattuali sono poste in capo a Caf e che l'azienda non accetterà alcun tipo di forzatura dalla controparte da cui si attende massima collaborazione e impegno a garantire il necessario livello di servizio a cominciare dalla messa in esercizio dei nuovi 4 treni Caf destinati alla metro B". 

INTERNALIZZAZIONE - Atac spiega inoltre i motivi della decisione di internalizzare il servizio. Un percorso "in applicazione del piano industriale, oltre a generare a regime risparmi per circa 5 milioni di euro annui, consente all'azienda di provvedere alla necessità manutentive in proprio e in un percorso di valorizzazione delle maestranze interne, con conseguenti notevoli benefici per il servizio e di conseguenza per la città". 

L'ADESIONE - I numeri del primo giorno di sciopero li fornisce la Fiom: "Tutti i dipendenti si sono fermati". Poi ha spiegato: "I lavoratori hanno scritto una lettera aperta al Commissario straordinario e al Prefetto di Roma per spiegare le ragioni dell'agitazione che cade in un momento complicato della vita della città, chiedendo un incontro per trovare in fretta un accordo che scongiuri i licenziamenti". 

IL PREFETTO - Gabrielli però ha dichiarato di voler mantenere pugno duro contro la protesta definita "illegittima. Se domani non si darà corso positivo (alla notifica del garante per gli scioperi, ndr) precetteremo" ha spiegato a margine di un incontro pubblico in Muncipio XI.

IL GARANTE - Il riferimento è infatti alla nota diffusa dall'Autorità di garanzia per gli scioperi con cui è stata chiesta "l'immediata revoca dello sciopero". Ha spiegato l'Autorità: "Allo stato, infatti, dal documento di proclamazione, emergono diffuse violazioni della legge: mancato rispetto della franchigia giubilare; mancato esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione; mancato rispetto del termine di preavviso; eccessiva durata della prima azione di sciopero; mancata predeterminazione delle modalità di sciopero; mancata garanzia delle prestazioni indispensabili; mancato rispetto dell'intervallo minimo tra scioperi nello stesso bacino, con riguardo allo sciopero effettuato lo scorso 4 dicembre dai dipendenti Atac aderenti al Sindacato Cambia-menti". Conclude la nota: "Resta fermo che l'Autorità si riserva l'apertura di un procedimento per valutare l'applicabilita' delle sanzioni previste dalla legge".

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