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Cronaca Garbatella / Via Capitan Bavastro

Si lamentano perché senza stipendio, ma vengono licenziati: in sciopero della fame 3 lavoratori

La denuncia è dell'Unione Sindacale di Base. I tre lavoratori delle aziende Trotta bus service spa e Mauritius autolinee srl sono in presidio permanente sotto la sede dell'assessorato ai Trasporti, in via Capitan Bavastro

Prima le lamentele per non aver percepito lo stipendio, poco dopo il licenziamento. Protagonisti della storia denunciata da Usb tre lavoratori di Trotta bus service spa e Mauritius autolinee srl facenti parte del consorzio Cotri che gestisce in appalto le linee del trasporto periferico romano.

L'Unione sindacale di base ha espresso il suo sostegno e la solidarietà ai tre malcapitati che "sono ora in sciopero della fame e in presidio permanente sotto la sede dell'assessorato ai Trasporti, in via Capitan Bavastro".

Secondo l'Usb, "le aziende hanno ritenuto lesive per la propria immagine le lamentele espresse dai lavoratori, che avrebbero fatto venir meno il rapporto di fiducia tra datore di lavoro e dipendente". Il 10 febbraio, dopo un primo sit-in presso l'assessorato ai Trasporti del Comune di Roma, i tre, insieme ai delegati dell'Usb, hanno ottenuto un incontro con l'assessore Guido Improta che si è impegnato ad intervenire al fine di risolvere al meglio la problematica.

"Pur apprezzando l'impegno assunto dall'assessore" spiega l'Usb, "due dei tre licenziati hanno deciso di proseguire il presidio dando inizio a uno sciopero della fame che minacciano di interrompere soltanto a soluzione positiva e definitiva della vertenza. L'Usb ritiene pretestuose le motivazioni avanzate per il licenziamento ed evidenzia che le esternazioni dei lavoratori derivano dal disagio oggettivo subito dai dipendenti Cotri, i quali oramai da qualche anno ricevono gli stipendi sempre con forte ritardo.

L'Usb sostiene la battaglia dei licenziati e lotterà al loro fianco cercando di sensibilizzare le autorità locali al fine di richiamare le aziende del consorzio Cotri ad un comportamento che sia moralmente e legalmente accettabile, sia perché tali aziende svolgono un servizio pubblico essenziale, sia perché questo servizio è appaltato dallo stesso Comune di Roma".

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