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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Prima Porta

Cimitero Prima Porta, scambio di bare: cremato il morto sbagliato

E' accaduto il 21 aprile. La confusione sarebbe scaturita dal fatto che i due defunti avevano lo stesso nome e cognome. Ama: "Errore umano, non è stata controllata la data di nascita". Aperta un'inchiesta

Uno scambio di bare. Un defunto cremato nonostante i familiari avrebbero preferito seppellirlo in un loculo. E' quanto accaduto giovedì scorso, il giorno del Natale di Roma, al cimitero di Prima Porta, l'unico nella Capitale attrezzato per questa procedura. Lo racconta il Corriere della Sera. Secondo quanto ricostruito la confusione sarebbe scaturita dal fatto che i due morti avevano lo stesso nome, Sergio, e cognome. Anche nella data di nascita c'erano delle similitudini: 90 anni, 92 l'altro, erano nati entrambi in agosto e deceduti nei giorni scorsi, in aprile.

Così nel forno crematorio è finita la bara sbagliata. A far sì che gli operatori si accorgessere dell'errore, scrive il Corsera, la "fiammata diversa, resa più luminosa dal metallo, in quanto il feretro conteneva la protezione di zinco". Una notizia drammatica per i familiari che "stati così costretti a disperdere le ceneri del loro caro nel Giardino dei Ricordi, i tre ettari di collina alberata accanto al cimitero di Roma nord, che con i suoi 140 ettari e i 37 chilometri di strade interne è il più grande d’Italia".

Ama, che gestisce il cimitero, ha comunicato la sua posizione in una nota: "Il 21 aprile una grave inadempienza delle procedure di controllo ha fatto sì che venisse avviata a cremazione la salma errata. Si è trattato di errore umano, in quanto gli operai in servizio hanno controllato la tabella con il nome e cognome, senza verificare la data di nascita". La famiglia è stata avvertita immediatamente e presso i carabinieri della stazione Cassia è stata depositata una denuncia. "C’è costernazione e indignazione per l’accaduto - conclude la nota - L’azienda sarà inflessibile nel perseguire i responsabili della colpevole negligenza, nei confronti dei quali è stato avviato procedimento disciplinare, mentre una specifica commissione è al lavoro per rivedere le procedure previste". Ama si farà carico di tutte le spese.  

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