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Cronaca

Omicidio Sara Di Pietrantonio: Vincenzo Paduano giudicato con l'abbreviato

I reati contestati all'ex fidanzato sono omicidio volontario premeditato, stalking, incendio e distruzione di cadavere. La prossima udienza del processo è fissata per il 7 aprile

Vincenzo Paduano, il vigilante ventisettenne accusato di aver ucciso e dato alle fiamme la sua ex fidanzata, Sara Di Pietrantonio, la notte tra il 28 e il 29 maggio scorsi sarà giudicato con il rito abbreviato. 

Le accuse sono di "omicidio volontario premeditato, stalking, distruzione di cadavere e incendio". Lo ha deciso il gup Gaspare Sturzo che potrebbe emettere la sentenza nell'udienza del 5 maggio prossimo, dopo aver fissato per la discussione tra le parti le date dal 7 e del 10 aprile.

Paduano, che avrebbe agito perché incapace di accettare la fine della relazione con Sara la mattina del 29 maggio 2016, ha prima molestato con messaggi e telefonate la ragazza e poi, deciso ad avere un confronto diretto con quest'ultima, l’avrebbe seguita a bordo della propria automobile e, dopo averla costretta ad accostare, l'ha uccisa e data alle fiamme.

Nella stessa circostanza, Paduano incendiò anche la macchina della vittima. Dopo serrate indagini e dopo aver raccolto le testimonianze di amici e parenti si è arrivati al fermo di Paduano che ha quindi confessato l'atroce delitto. Il fatto fece notizia perché, secondo quanto spiegato dalla polizia, Sara poteva essere salvata se i passanti si fossero fermati, invece di tirare dritto. L'associazione Differenza Donna, rappresentata dall'avvocato Teresa Manente, è stata ammessa come parte civile.

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