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Cronaca

San Camillo, interruzione nell'erogazione dell'ossigeno: non si esclude il dolo

Zingaretti: "E' un fatto gravissimo. Ci auguriamo che su questa inquietante vicenda venga fatta presto piena luce individuando le cause". Indagano i carabinieri

Senza ossigeno per alcuni minuti. Nessun allarme, nessuna paura. Tutto è filato liscio al San Camillo dove "nel pomeriggio di ieri (lunedì 12 gennaio) si è verificata un'interruzione nella rete di erogazione dell'ossigeno destinato ai degenti di alcuni padiglioni dell'Ospedale". A comunicarlo è lo stesso ospedale.

Nessuna paura dicevamo. "Il personale tecnico, prontamente intervenuto, ha individuato la sede dell'interruzione e ripristinato le condizioni di sicurezza dell'impianto. Il personale infermieristico e medico ha assicurato la continuita'' delle cure, garantendo l'assistenza respiratoria con device d'emergenza". L'azienda ospedaliera ha spiegato che "i preliminari accertamenti non hanno escluso la natura dolosa del guasto e sulle cause e circostanze dello stesso stanno indagando i Carabinieri della Stazione di Monteverde prontamente intervenuti sul posto. Si ringrazia il personale tutto dell''azienda che adoperandosi con la consueta professionalità e tempestività ha garantito la continuità delle cure ai pazienti ricoverati".

 

Il fatto sta scatenando una polemica politica. Il presidente Zingaretti commenta così: "E' un fatto gravissimo. Ci auguriamo che su questa inquietante vicenda venga fatta presto piena luce individuando le cause che ieri sera hanno provocato la riduzione del flusso al reparto di terapia intensiva. Dai primi rilievi sembrerebbe che a provocare la disfunzione sia stata una manomissione. Attendiamo ora l'esito delle indagini e anche la relazione tecnica sull'accaduto che sta predisponendo l'azienda che pero' conferma trattasi di danneggiamento doloso. Va dato atto al personale tutto, che ho ringraziato attraverso una lettera scritta al dg dell'ospedale Antonio D'Urso, di aver rispettato in modo esemplare le procedure di sicurezza e questo ha evitato conseguenze per i pazienti. Ringrazio infine anche le Forze dell'Ordine che sono prontamente intervenute e che ora stanno indagando per assicurare alla giustizia i responsabili".

Fabrizio Santori, consigliere regionale d'opposizione, parla di strage sfiorata: "Non posso non ringraziare i tecnici del San Camillo per il pronto intervento avvenuto a seguito delle disfunzioni relative alle linee di erogazione di ossigeno, ma occorre fin da subito fare chiarezza e per questo porterò in commissione Sanità l’accaduto e la richiesta di chiarimenti urgenti sulle cause e su quello che si è rivelato come un vero e proprio tentato omicidio ai danni di decine di pazienti. Non voglio pensare al gesto inconsulto di un pazzo o di un terrorista che ha sabotato le strutture di erogazione di ossigeno che rifornivano il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale San Camillo solo al fine di causare una vera e propria strage. E a dire il vero, non vorremmo, e non voglio pensarlo, che si tratti anche stavolta dei soliti tentativi di furto dei cavi di rame che si registrano in tutta la Capitale, dalle ferrovie alle linee telefoniche e dell’illuminazione, fenomeno da tempo in espansione che stavolta però non ha compromesso l’illuminazione o i servizi ferroviari, ma uno dei servizi fondamentali di un ospedale. Per questa ragione auspichiamo delle risposte immediate sulle cause e sui responsabili di questi gesti irresponsabili e siamo fiduciosi nei confronti del lavoro delle forze dell’ordine e della Magistratura anche al fine di comminare una pena esemplare. Il San Camillo soffre già di gravi carenze e di disservizi enormi come il pronto soccorso ormai al collasso, non vorremmo che a questi si aggiungessero anche episodi di illegalità in grado di provocare preoccupazione tra i pazienti e inefficienze ancora più onerose per la collettività".

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