Sigilli al Salaria Sport Village: mondiali di nuoto sotto sequestro
La struttura dovrebbe ospitare allenamenti e alloggi degli atleti della nazionale cinese. L'ampliamento previsto prevede 161mila metri cubi di cemento. L'area però, secondo i giudici, è vincolata in quanto a rischio esondazione
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LA STRUTTURA
Il Salaria Sport Village è una struttura esistente dal 2004. Per questi mondiali era previsto un suo ampliamento, con ol 161 mila metri cubi di cemento riversati su un'area a rischio esondazione. Non a caso qui, nel corso dell'alluvione dello scorso dicembre, l'esondazione dell'Aniene lambì i cantieri. La spesa prevista per l'ampliamento è pari a 38 milioni di euro spesi per costruire tre piscine, palestre e uffici, una foresteria con 41 camere, e ristorante. L'impianto che dovrebbe ospitare allenamenti e anche gli alloggi degli atleti della nazionale cinese, in arrivo nella capitale a luglio per i mondiali di nuoto.
L'INDAGINE
Obiettivo dell'indagine è quello di chiarire se le deroghe al piano regolatore del Campidoglio, che hanno dato il via libera alla ristrutturazione e l'ampliamento del Salaria Village siano state concesse nei limiti stabiliti dal governo e in accordo con gli enti locali, innanzitutto con gli assessorati all'Urbanistica e ai Lavori pubblici del Comune. I responsabili del Salaria Sport Village si sono sempre difesi sostenendo di aver avviato il cantiere solo dopo il rilascio di tutti i permessi. Per la Procura però gli impianti sarebbero stati costruiti in un'area vincolata e a rischio esondazione.
I MONDIALI? NON SONO A RISCHIO
Nel marasma di ieri, l'unica buona notizia per i mondiali di nuoto è che pur sotto sequestro le piscine e gli spogliatoi del Salaria Sport Village potranno essere utilizzate durante i mondiali di nuoto sempre che la commissione collaudi dia il via libera. “I mondiali di nuoto non sono minimamente a rischio”, ha affermato il sindaco Alemanno. “L'evento non è in discussione e se non litigano troppo tutto dovrebbe andare bene. Tutti gli impianti essenziali sono già in movimento. Gli impianti su cui si sta discutendo sono quelli che in qualche modo migliorano i mondiali".
I LITIGI
I litigi a cui fa riferimento Alemanno sono quelli tra Giovanni Malagò, presidente del comitato organizzatore e la Fin, federazione italiana nuoto, che ieri ha chiesto un maggior peso nell'organizzazione. Una richiesta a cui Malagò ha risposto minacciando le dimissioni. Insomma, se non litigano per i Mondiali non dovrebbero esserci problemi. Se non litigano …