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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Monteverde / Via Bernardino Ramazzini

Il degrado delle roulotte per senza tetto: "Tollerate, ma non autorizzate"

E' giallo sulle roulotte di Sant'Egidio: nessuno sa chi le ha autorizzate, nè i dettagli del progetto. L'abbiamo chiesto all'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune e ai municipi, nessuno ha saputo rispondere

Nessuna informazione in rete. L'assessorato alle Politiche Sociali non ne sa niente, "non è un progetto di sua competenza". Chi da tempo ne segnala la presenza le associa alla Comunità di Sant'Egidio. Un numero non ben definito di roulotte sparse per la città che l'associazione cattolica avrebbe fornito ai senza tetto della Capitale. Non è chiaro quando, dove, nè con l'autorizzazione di chi. 

Se ne vedono in via Ramazzini, a Portuense, in via Vitellia a Monteverde, nel parcheggio davanti a Eataly, allo Scalo di San Lorenzo, a Ostiense. Occupano spiazzi, slarghi e spartitraffico di Roma. Intorno stendini di fortuna per i panni, tavoli apparecchiati per i pasti, sedie, fornelletti e ciarpame vario, per la gioia dei residenti che individuano nelle casette a quattro ruote solo covi di degrado.

"Sono dei veri e propri dormitori a cielo aperto, qui da anni, e nessuno interviene". Fabrizio abita a pochi metri dalla fila indiana di caravan che sosta da anni in via Ramazzini, davanti alla Croce Rossa, sullo spartitraffico che separa le carreggiate. "Oltre alla sporcizia e all'incuria che si creano intorno alle roulotte, le persone ospitate vivono in condizioni assurde, senza servizi, senza acqua, non credo sia così che si risolve il problema dell'indigenza". 

La questione è tornata alla ribalta con i fatti di Trastevere. L'uomo che il 17 febbraio scorso, in via Garibaldi, ha ucciso con un cacciavite nel petto un ragazzo di 33 anni, abitava in una di quelle roulotte. E' lì che Carlo Macro è stato assassinato dalla follia omicida di Joseph White Klifford, 57enne indiano, volto noto nel quartiere, descritto da tanti come una persona pacata e tranquilla. Una violenza estrema non certo imputabile direttamente al contesto ambientale, ma che offre la spalla a chi contro le roulotte ha il dito puntato da sempre

La giurisprudenza sembra parlare chiaro: il camper di via Garibaldi, così come le decine collocate in parcheggi e angoli della città non poi così nascosti, non doveva stare lì, se non con apposita concessione. La violazione riguarda il testo unico per l'edilizia (art. 3, lett. e.5 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) che classifica le strutture come "nuove costruzioni che generano una trasformazione urbanistico-edilizia del territorio". E che in quanto tali necessitano di un permesso edilizio specifico. L'interpretazione è confermata dal Consiglio di Stato, con sentenza IV n. 4214, del 24 luglio 2012. A meno che non si tratti di strutture temporanee, che sempre il Testo Unico fa rientrare in un massimo di 90 giorni, limite ampiamente sforato dalla quasi totalità delle roulotte. 

Servono autorizzazioni dunque che non sono mai state esibite, nonostante le pressanti richieste di esponenti politici di opposizione che hanno fatto della causa una vera crociata. "Chiediamo che la comunità di S.Egidio esibisca i permessi necessari per tutte le strutture che ha adibito ad abitazione di senza fissa dimora abbandonate sul territorio capitolino". A parlare è il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori. "In mancanza di questi permessi, S.Egidio trasgredisce la legge al pari dei cittadini disonesti e deve far scomparire le roulotte e i camper dal territorio, così eliminando il degrado e i pericoli connessi". Stesse parole dal consigliere d'opposizione del XII Municipio, Marco Giudici. 

"Ricevo numerose segnalazioni da parte dei cittadini per la presenza di mezzi adibiti ad abitazioni. La strada maggiormente interessata dalla presenza di roulotte e camper è via Ramazzini, nel quartiere Monteverde, dove sullo spartitraffico centrale si contano 8 mezzi". Già, ma con il consenso di chi? Il Comune, come già detto, è all'oscuro di tutto. Idem i municipi, che pur conoscendo ognuno eventuali situazione di degrado che interessano il territorio, non sembrano aver rilasciato permessi di sorta. Ce lo conferma l'assessore alla Politiche Sociali del XII, Daniela Cirulli, che anzi sottolinea come le roulotte, di fatto, non sono da considerarsi autorizzate. Più giusto forse definirle tollerate. 

"Si tratta di piccoli insediamenti abusivi, come Municipio non abbiamo rilasciato alcuna autorizzazione, non sarebbe possibile farlo, almeno su via Ramazzini, dove stazionano sullo spartitraffico - ci spiega Cirulli - il fenomeno è in continua espansione. Se sono strutture di Sant'Egidio? Non tutte". Ma qualcuna sì. 

A specificarlo è la stessa polizia locale, chiamata in causa in diverse occasioni a seguito di segnalazioni dello stesso consigliere Santori, che ha chiesto e richiesto delucidazioni sul fenomeno. Proprio dal comando dei vigili urbani, anzi, direttamente dal comandante Raffaele Clemente, una promessa via twitter: "Stiamo controllando a tappeto queste realtà". 

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