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Altare della Patria, un romeno si dà fuoco: “Voglio pari diritti”

Il 41enne protestava contro le difficoltà ad ottenere i documenti necessari per riscuotere i soldi dell'assicurazione. Un anno fa era rimasto vittima di un incidente che gli ha reso impossibile lavorare

L'Altare della Patria come luogo per proteste. Ormai è diventata quasi un'abitudine e così ieri, dopo il tentato suicidio di un afghano mercoledì, è passato quasi in secondo piano il gesto estremo di un cittadino romeno di 41 che ha tentato di darsi fuoco davanti all'altare della Patria.

L'uomo si è dato fuoco per contestare la burocrazia italiana che non gli concede la carta d'identità ed altri documenti necessari per ottenere la pensione d'invalidità. A salvare Buznean Stelian sono stati i carabinieri di servizio in quel momento a piazza Venezia.

Il 41enne è stato portato immediatamente al sant'Eugenio dove gli sono state riscontrate ustioni alle gambe e alle mani. Le sue condizioni però non sono gravi

Stelian ha successivamente spiegato i motivi del suo gesto. “L'ho fatto per cercare di far conoscere la mia storia a qualcuno, ma la prossima volta mi butto giù da un balcone e mi uccido sul serio. Sono invalido e nessuno mi prende più a lavorare". Il 41enne è rimasto vittima di un'incidente (fu investito da un motociclista) un anno fa e per la lentezza della burocrazia italiana non riesce a riscuotere i soldi dell'assicurazione.

Proprio ieri si era recato presso il VI municipio per ottenere la carta d'identità. Gli è stato però risposto che essendo straniero, non era possibile fornirgli la carta d'identità. Così ieri, dopo aver passeggiato nervosamente a lungo davanti all'Altare della Patria, ha deciso di darsi fuoco. Per fortuna però è stato salvato.
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