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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Linee private a Roma: lavoratori senza stipendi, periferia senza bus

Dopo il blocco di ieri del deposito della Maglianella, questa mattina anche gli altri depositi hanno deciso di protestare e non effettuare il servizio. Su 103 linee, solo 11 sono attive

Si allarga la protesta dei lavoratori della Roma Tpl. Dopo il blocco di ieri del deposito della Maglianella, questa mattina anche i lavoratori di altri depositi, gestiti dalle diverse società che compongono il consorzio Roma Tpl, hanno deciso di incrociare le braccia per protestare contro i continui ritardi nei pagamenti e contro "il silenzio delle istituzioni".

In primis quello di via Raffaele Costi dove per questa mattina alle 4 era stata indetta un'assemblea sindacale di Cgil, Cisl e Uil. Lì gli autobus hanno iniziato a non effettuare il servizio già da ieri nel tardo pomeriggio. La protesta però, ci tengono a specificare alcuni lavoratori, "è spontanea e al di fuori delle azioni messe in campo dai sindacati". E infatti, questa mattina all'alba, prima dell'avvio dell'assemblea, il deposito era già bloccato. 

Ma non solo Raffaele Costi. Questa mattina quasi tutto il servizio periferico è stato bloccato. Informa in una nota L'Usb: "Dopo il blocco delle vetture avvenuto ieri nel deposito del consorzio Tpl Scarl della Maglianella, anche stamattina la quasi totalità dei dipendenti dei depositi di Raffaele Costi e delle consorziate Sotram, Sap, Ronabus, Savitur e Trotta hanno aderito alla protesta. Le vetture rimangono ferme nei depositi, mentre è in corso un presidio presso i cancelli di quello di via Costi, in zona Tor Cervara".

La periferia è rimasta è rimasta praticamente senza mezzi di trasporto pubblico. Proprio come ieri, interi quadranti di città sono rimasti sprovvisti del servizio, con gente in attesa, inutilmente, alle fermate e persone che hanno affrontato chilometri a piedi per raggiungere il mezzo di trasporto più vicino. "Solo uno è rimasto attivo perché riguarda un'azienda che ha continuato a versare gli stipendi ai suoi dipendenti nonostante le difficoltà con il Comune" specificano dal deposito. Tutto il resto è bloccato: su 103 linee affidate al consorzio, solo 11 sono in funzione. Lo scrive l'Agenzia per la Mobilità: "Da questa mattina si registrano forti disagi e risultano in circolazione solo 11 collegamenti sui 103 affidati alla stessa Roma Tpl. Il servizio è regolare soltanto per 044, 048, 049, 053, 055, 056, 059, 314, 349, 404 e 437".

"Purtroppo nonostante la giornata di protesta di ieri i lavoratori non hanno ricevuto alcun segnale da parte delle istituzioni" denuncia Marco Rodari, Rsu Filt Cgil. "Si sentono totalmente abbandonati. Sono senza stipendio da giorni e per l'ennesima volta, la disperazione ha portato a mettere in campo questo tipo di protesta. Sono le istituzioni però che si devono sentire responsabili verso lavoratori e cittadini per aver creato negli anni questa situazione" conclude.  

Le motivazioni che hanno portato alla protesta non sono legate solo al mancato versamento degli stipendi, situazione che prosegue a intermittenza da oltre un anno. Ma anche alla sospensione di alcune indennità, come la Erg o dal mancato rinnovo del premio di risultato. Tradotto in numeri, "lo stipendio oltre ad arrivare in ritardo è decurtato di circa 250 euro mensili dalle già esigue retribuzioni". 

"Sono anni che l'Usb denuncia le gravi inadempienze contrattuali del consorzio Tpl" denuncia Ilario Ilari dell'Unione sindacale di base. "Nonostante la paralisi di circa 90 linee, il prefetto di Roma ed il neo insediato commissario Tronca non sono ancora intervenuti. Non una parola neppure difronte alla disperazione dei lavoratori e sui 173 licenziamenti annunciati dalla Roma Tpl". Continaua: "E' evidente che l'unica soluzione percorribile per porre fine a questo disastro sia l'applicazione delle disposizioni di legge in materia di appalti, ovvero il pagamento diretto delle retribuzioni dei dipendenti da parte del Comune e la reinternalizzazione dei servizi privatizzati del trasporto pubblico locale" conclude Ilari. L'Usb "continuerà a sostenere la protesta dei lavoratori del Consorzio Tpl in difesa dei loro diritti, ed esprime forti critiche nei confronti della moratoria giubilare degli scioperi, che toglierebbe ai lavoratori un fondamentale strumento democratico per far valere i propri diritti".  

Il presidente del XIV municipio, Valerio Barletta, affida a Facebook la sua protesta: "Secondo giorno di sciopero selvaggio da parte della società del trasporto pubblico Roma TPL che per conto di Atac gestisce tutte le linee della periferia del nostro Municipio. Migliaia di cittadini lasciati di nuovo in mezzo a una strada senza alcun preavviso. Anziani, studenti e lavoratori costretti a fare chilometri a piedi prima di raggiungere la ferrovia: immagini da terzo mondo. Tutto questo non è tollerabile" ha scritto. "Ho sempre sostenuto le ragioni degli autisti che da mesi sono in mobilitazione per il mancato accredito dello stipendio, ma quella che si sta mettendo in atto è una vera e propria interruzione del servizio pubblico e qualcuno deve assumersene la responsabilità" scrive Barletta lanciando un appello: "il Commissario Tronca ed il Prefetto Gabrielli intervengano immediatamente convocando i sindacati e ripristinando la normalità". 

Uguale auspicio è stato espresso da Daniele Torquati, Presidente del Municipio XV, un territorio che oggi ha visto ferme ai box ben otto delle linee che lo percorrono. “Comprendo le ragioni degli autisti TPL e manifesto loro la mia piena solidarietà per i mancati stipendi ma i disagi per i residenti del Municipio sono drammatici. Migliaia di persone si sono ritrovate in mezzo a una strada questa mattina, costretti ad arrangiarsi come potevano" - ha detto Torquati auspicando le migliori condizioni di accordo con i sindacati, in modo da ripristinare il servizio pubblico "in un territorio vitale e dinamico come il Quindicesimo che necessita di una mobilità attenta e puntuale”. 

Solidarietà e appoggio arrivano dal circolo Pd dell'Atac: "Anche questo mese i lavoratori di Roma Tpl rischiano di non prendere lo stipendio per la seconda mensilità consecutiva. Un rischio, questo dello stipendio intermittente, che si ripete ciclicamente nella storia lavorativa di questi operatori. Non è possibile continuare ad utilizzare i lavoratori come barriera umana per risolvere i problemi di insolvenza da parte degli enti pubblici o privati. A poche settimane dall'inizio del Giubileo non si può non osservare una grande criticità del trasporto pubblico della Capitale. Chiediamo alle autorità competenti di porre in essere le azioni necessarie per soddisfare il diritto alla retribuzione dei lavoratori di Roma Tpl e per garantire il servizio di trasporto alla Capitale". 

Sui disagi vuole vederci chiaro anche l'Autorità di garanzia per gli scioperi che ha chiesto informazioni urgenti al Prefetto di Roma e a Roma Tpl, "in merito ai disservizi verificatisi a partire dalla giornata di ieri, posti in essere dai dipendenti dell'azienda e con gravi disagi all'utenza, al fine di valutare gli eventuali profili, anche sanzionatori, di propria competenza" si legge in un comunicato della Commissione garanzia sciopero. 

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