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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Flaminio / Largo Maresciallo Diaz

Il risveglio dell'anima irriducibile: così gli Irr si sono ripresi la Nord e le cronache dei giornali

Ecco come gli Irriducibili Lazio sono tornati alla guida della Nord

"Lo stadio Olimpico è la nostra casa. Ed è lì che ci troverete oggi, come ieri. Ed ancora per l’eternità". Era l'1 settembre 2017, quando gli Irriducibili Lazio, attraverso la pagina facebook della Voce della Nord, storica trasmissione radiofonica della Firm laziale, annunciarono ufficialmente il ritorno da abbonati nel settore da sempre riservato agli ultras biancocelesti. Da allora sono passati poco più di due mesi e gli "Irr", come si abbreviano i supporters laziali, sono tornati a far parlare di loro a livello nazionale ed internazionale.  

Laziali in Curva Sud 

Seppur non legato direttamente agli Irriducibili, gli ultras della Lazio hanno espresso il loro pensiero sull'affissione degli adesivi antisemiti, fra i quali quello che ha sollevato un polverone mediatico internazionale raffigurante Anna Frank con la maglia della Roma, comparsi domenica sera nel settore Curva Sud. Qui, nello storico settore solitamente abitato dai tifosi romanisti, i laziali hanno trovato posto dopo la chiusura di due turni della Nord per i cori razzisti contro Duncan ed Adjapong  (giocatori di colore del Sassuolo) lanciati durante la partita casalinga giocata tra la Lazio e la società emiliana lo scorso 2 ottobre.

Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto

Proprio in relazione al polverone mediatico scaturito dall'affissione degli adesivi antisemiti nel settore storicamente riservato ai tifosi dell'As Roma gli Irriducibili Lazio hanno poi comunicato il loro pensiero, attraverso la pagina facebook La Voce della Nord. Un comunicato che si articola in quattro concetti: non siamo stati noi, non ci piangiamo addosso, si tratta di un semplice sfottò e tanto clamore è creato per attaccare la Lazio e i suoi tifosi.

"Rimaniamo stupiti da questo clamore mediatico. Esistono altri "casi" che meriterebbero le aperture dei Tg e ampie pagine di giornale. Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto. Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando però arrivano nei nostri confronti non scandalizzano nessuno. Gli stessi adesivi li ritroviamo anche nella nostra curva ma non stiamo di certo a piagnucolare. Noi siamo della Lazio e non si piange".

Scherno e sfottò da parte di quache ragazzo

Un lungo comunicato in cui gli Ultras della Lazio scrivono ancora: "Tutto deve rimanere nell'ambito del "nulla", si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse, perchè in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione. Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda se è vero che hanno aperto un'inchiesta. Sono manovre per colpire la Lazio, che si sta affermando come una tra le migliori realtà di questo campionato e i suoi tifosi che invece tanto stanno provando a fare con molteplici iniziative di cui nessuno ne parla". 

Gli ululati razzisti 

Una presa di posizione che conferma il ritorno degli Irriducibili come gruppo leader della Curva Nord della Lazio. Erano infatti stati gli stessi ultras laziali a chiedere ai propri tifosi di smetterla con gli ululati razzisti, costati due turni di chiusura del settore caldo del tifo biancoceleste per due gare casalinghe. Forme di razzismo che trovano tolleranza zero nelle stanze dell'Uefa, con pesanti sanzioni in caso di manifestazioni di razzismo nelle gare delle coppe europee.

Basta ululati razzisti

Proprio in relazione a questo tema gli Irriducibili hanno poi dato il diktat definitivo: "Al fine di evitare pesanti sanzioni (anche eventuale esclusione dalla competizione) nei confronti della nostra squadra da parte della commissione disciplinare della UEFA, non partiranno da parte della nostra curva ululati di nessun genere che possano essere interpretati come gesti con sfondo razziale - si legge in un comunicato della Curva Nord -. Siamo stati i primi a introdurre questa modalità all'interno degli stadi italiani, ma adesso per il bene del cammino della nostra squadra in Europa, dobbiamo evitare ogni tipo di pretesto che possa essere usato contro di noi per eliminarci dalla competizione".

L'ordine degli Irriducibili 

"Ricordiamo a tutti i laziali vecchi e giovani - si legge ancora nel comunicato degli Irriducibili Lazio - che essere Ultras non si dimostra da questi gesti ma si dimostra per le strade, sul campo, partendo insieme e tornando insieme, e, quando capita, confrontandosi con le tifoserie avversarie. Questo non è un appello della Lazio o della UEFA, ma un ordine di chi vive la lazio come facciamo noi". 

30 anni di Irriducibili

Dunque un gruppo solo, quello degli Irriducibili alla guida di un intero settore, la Curva Nord. Una storica Firm nel panorama ultras nazionale ed internazionale che proprio lo scorso 18 ottobre ha celebrato i 30 anni della sua fondazione con un sit in che ha visto la presenza di un centinaio di ultras celebrare il compleanno davanti alla nuova sede di via Amulio, all'Appio Tuscolano

Il dress code dei laziali, la rieducazione biancoceleste

Gli stessi Irriducibili erano tornati sulle prima pagine delle cronache romane lo scorso mese di settembre, quando fuori dall'ingresso della Nord furono distribuiti centinaia di volantini con indicato il dress code che i "veri laziali" devono tenere. Un decalogo vero e proprio che spiegava le norme d'abbigliamento e che partiva da un assunto: "noi siamo diversi dagli altri" e che apostrofava i tifosi del Pescara come "zingari".

Abbigliamento Laziali-2

Pezze e striscioni in Curva Nord

Un solo gruppo al comando, come avevano annunciato gli stessi Irriducibili Lazio Curva Nord con l'ennesimo post (datato luglio 2017), postato sulla pagina facebook la Voce della Nord. "Teniamo a precisare quanto segue - scrivevano gli Irr - il gruppetto Lazio Hit firm già da qualche mese non esiste più. Non esporrà più nè pezze nè striscioni. Ai ragazzi di curva, e ai giovani che verranno, si ricorda e si precisa che nella nostra Curva Nord la linea da seguire é, e rimane, quella del gruppo unico e che non saranno più ammessi stendardi e gruppetti nati dal nulla e con nessuna esperienza alle spalle".

Striscione per Totti

Gli stessi Irriducibili avevano trovato poco prima ancora spazio sulle pagine nazionali dei giornali quando, in occasione dell'ultima gara giocata dalla Lazio all'Olimpico la scorsa stagione, esposero uno striscione per omaggiare Francesco Totti, che si preparava all'addio al calcio la settimana successiva: "I nemici di una vita salutano Francesco Totti! Irriducibili". Poi la spiegazione dell'esposizione dello striscione: "Hai raggiunto un traguardo che merita rispetto. Il rispetto che non hai ricevuto né dai tuoi tifosi né dalla tua società e questo, te lo diciamo sinceramente, ci dispiace. Noi non avremmo mai permesso che un giocatore come te venisse trattato così".

I guai con la giustizia di Diabolik 

Ma perché tanto attivismo? La necessità era quella di ritornare in Curva Nord come gruppo leader dopo le vicissitudini giudiziarie nelle quali sono incappati due degli storici leader, Fabrizio Piscitelli, in arte Diabolik e Fabrizio Toffolo. Gambizzato per ben due volte il secondo, Diabolik era invece stato arrestato per traffico internazionale di droga nell'ambito della 'Operazione Castillos'. Poi il sequestro di beni per 2,3 milioni di euro, nell'ambito della cosiddetta 'Operazione Ginco', conclusa dagli uomini del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma. 

Irriducibili Spa 

Gli accertamenti economico-patrimoniali degli investigatori delle Fiamme Gialle permisero allora "di ricostruire compiutamente la rete degli interessi commerciali di “Diabolik” - soprattutto legati alla commercializzazione dei gadget della sua squadra del cuore, tra cui la riproduzione, in svariare forme, dell’immagine di Mister Enrich, un vecchio fumetto inglese, divenuto nel tempo il simbolo del gruppo degli 'Irriducibili', e l’entità degli investimenti effettuati, localizzati nella città di Roma e nell’area dei Castelli Romani, servendosi, per tale scopo, del coniuge e di una delle figlie conviventi".

Diabolik annuncia il ritorno 

Arresti domiciliari e sequestri di beni che allontanarono Piscitelli dalla Nord. Proprio lo stesso Diabolik annunciò nel gennaio del 2016 la sua presenza ad una prima riunione aperta a tutti per parlare e discutere delle problematiche della Nord.  "Amici laziali, tifosi, ultras grandi e più giovani, è a voi che mi rivolgo in questo triste momento che sta passando la nostra curva e di conseguenza la tifoseria tutta", scriveva Piscitelli in un comunicato 

Risvegliate l'anima Irriducibile 

"Notare lo sconforto e l'appiattimento rassegnato - si legge nella lettera scritta dallo stesso Diabolik nel gennaio del 2016  - che ormai circonda il nostro ambiente, ha spinto me e gli altri ad organizzare questa PRIMA RIUNIONE APERTA A TUTTI, RIPETO A TUTTI, per parlare e discutere delle nostre problematiche attuali. Mi rivolgo ai più grandi e ai più giovani perché insieme dobbiamo ricostruire il nostro ambiente che qualche pazzo esaltato vuol far sparire per sempre. Risvegliate quell'anima "IRRIDUCIBILE" che è dentro di voi perché ha bisogno solo di essere scossa per ripartire".

Irriducibile per sempre

"Questa - scriveva ancora Diabolik all'inizio dello scorso anno - sarà una delle iniziative che intendiamo portare avanti o almeno NOI proveremo a farlo. Io, come penso saprete tutti, non potrò essere presente fisicamente, mio malgrado, ma vi giuro che mi sento come un leone in gabbia.... per di più affamato. Prima o poi finirà e il mio posto tornerà ad essere quello di sempre... tra voi, tra la mia gente, il mio gruppo, la mia curva alla quale tanto ho dato ma a cui tanto voglio ancora dare. La mia anima "IRRIDUCIBILE" è imprigionata ... ma per nulla sopita ... anzi!! Dai, amici e tifosi miei! Oggi come oggi è il momento di riunirci, ritrovarci tutti, di andare in trasferta insieme come si faceva una volta e come abbiamo ricominciato a fare noi dopo lo scempio che abbiamo trovato in curva quest'anno. TIFOSI TUTTI, SERRIAMO I RANGHI... E' ORA DI MARCIARE! DIABOLIK... IRRIDUCIBILE" PER SEMPRE!". 

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