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Cronaca

Metro B e B1: ancora ritardi e polemiche

Anche oggi gli utenti della metro B e B1 hanno atteso anche 20 minuti i treni in ritardo. Per Atac la colpa è ancora di presunte agitazioni dei macchinisti in sciopero contro i turni straordinari. Polemica con sindacati e Pd

Sciopero selvaggio o problemi strutturali? La polemica, già infuocata negli scorsi giorni, continua a divampare. Anche oggi, dopo i disagi dei giorni scorsi, gli utenti della metro B e B1, a partire dal tardo pomeriggio, hanno atteso esasperati sulle banchine. Alla stazione Tiburtina si è registrato un picco di ritardo dei convogli di 20 minuti. E mentre i romani aspettano la diatriba prosegue: per Atac la colpa è di un presunto sciopero selvaggio dei macchinisti che starebbero contestando i turni straordinari, lasciandoli scoperti e causando una diminuzione delle corse. Per il Pd invece i problemi sarebbero di tipo tecnico e legati al malfunzionamento della nuova linea B1 che, lo ricordiamo, è fresca di inaugurazione.

ATAC - "Da oggi pomeriggio fino a lunedì incluso, la circolazione sull'intera linea B e sulla diramazione B1 della metropolitana potrebbe subire gravi rallentamenti a causa del persistente rifiuto di alcuni macchinisti di effettuare turni cosiddetti 'a straordinario', che come spiegato già nei giorni scorsi, non ha nulla a che vedere col lavoro straordinario, pur essendo pagato con maggiorazione". Così dichiara in un nota la municipalizzata che, tra le altre cose, ha aperto un'inchiesta per indagare sulle responsabilità dei disagi. Cavalca l'onda della polemica anche il sindaco Alemanno che avverte: "Se c'é qualcuno che, magari utilizzando posizioni delicate nel sistema della metro o degli autobus, vuole mettere in difficoltà Roma si sbaglia di grosso. Saremo durissimi non devono essere i cittadini a pagare il prezzo di questi atteggiamenti negativi e di questi scioperi selvaggi che non sono compatibili con un comportamento corretto". Posizione condivisa anche dall'assessore capitolino alla Mobilità Antonello Aurigemma che proprio ieri ha preso carta e penna ed ha inviato una lettera al Prefetto di Roma per chiedere un suo intervento in merito alla questione.

SINDACATI - Ferma la replica delle sigle sindacali. "Non mi risulta che ci siano scioperi" commenta il segretario generale della Filt Cgil di Roma e Lazio Alessandro Capitani, spiegando che i problemi della metro B1 sono legati più che altro al "numero dei treni e dei macchinisti disponibili" e alle "tecnologie non adeguate o comunque non testate abbastanza". E mentre per il Pd di Roma la colpa dei disservizi sulla nuova metro B1 è "del sindaco che non ha comprato i nuovi treni che invece erano previsti", per Walter Sforzini, del coordinamento Usb in Atac,"nella creazione dei nuovi turni della B1 si è andati ben oltre l'orario consentito dalla legge: il tempo di lavoro per i macchinisti è eccessivo". Immediata la replica dell'Atac: "E' bene ricordare che la proposta avanzata nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali prevede un 'turno a recupero' della durata di ben 10 ore e 17 minuti. Turno cui, proprio per evitare ai macchinisti un lavoro eccessivamente usurante, l'Azienda si è ovviamente opposta. I turni disposti da Atac sulla linea B - prosegue l'azienda - sono tutti di 6 ore e 10 min".

I CITTADINI - Ma a fare un bilancio di pregi e difetti della nuova B1 ci pensano i passeggeri: "Oggi in sette minuti sono arrivato da Bologna a Conca d'Oro. E' una svolta!" ha detto entusiasta una ragazza mentre altri si sono lamentati e non hanno nascosto le loro perplessità: "Ho preso la metro a Conca d'Oro - ha raccontato una signora appena arrivata nel primo pomeriggio alla stazione Bologna - e una volta superato Annibaliano siamo stati fermi una decina di minuti. Lascio solo immaginare: treni vecchi, senza aria condizionata e dai finestrini si vedeva solo buio. Alcune persone si sono anche spaventate...". E anche il personale Atac, a tre giorni dall'inaugurazione, ha incominciato a tirare le somme. Nessun commento sulla vicenda macchinisti se non qualche battuta sfuggita tra colleghi: "I treni rallentano e ,talvolta, si fermano in prossimità dello scambio tra le stazioni Annibaliano e Bologna, perché usiamo la massima cautela in quel passaggio. E poi non parliamo del numero dei convogli che non basta. Ma tanto la colpa di tutto questo finisce sempre su di noi...".
 

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