rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Risparmiare 750 euro d’affitto: da un anno per molti è realtà

Grazie a una legge entrata in vigore il 7 giugno 2011 chi denuncia un contratto d'affitto a nero paga fino a dieci volte di meno. Unione Inquilini: "Bilancio straordinario". E lo stato ci guadagna 900mila euro

Mille casi assistiti e 750 euro che ogni mese rimangono nelle tasche degli affittuari. Per l’Unione Inquilini non ci sono dubbi: il report che documenta un anno di lotta contro gli affitti in nero testimonia “un bilancio straordinario”. Tutto merito del decreto legislativo 23/2011 che dal 7 giugno scorso consente a chi è in affitto in nero di denunciare il locatore e garantirsi, per ben otto anni, un canone annuo di locazione fissato in misura pari al triplo della rendita catastale.

E per chi non comprendesse un linguaggio così tecnico arrivano in soccorso i numeri.  Dietro il freddo burocratese si celano infatti soldi veri: un risparmio che secondo l’UI si attesta tra il 70 e l’80 per cento per ogni contratto, mentre 8,2 sarebbero i milioni risparmiati annualmente dagli inquilini che si sono avvalsi della normativa, che salgono a 65 se consideriamo gli otto anni di contratto previsti. Ma a guadagnarci non saranno solo gli affittuari perché grazie ai mille contratti sottratti all’evasione nelle casse dell’Agenzia delle Entrate sono finiti circa 950 mila euro. Numeri da capogiro, certo, ma in soldoni (è proprio il caso di dirlo) quanto pagano d’affitto costoro? Ebbene l’UI afferma che i fortunati locatari spendono la risibile cifra di cento euro al mese.

Le zone di Roma dalle quali provengono gli inquilini interessano in particolare i quartieri delle zone limitrofe alle Università, San Lorenzo, Tor Vergata, e i quartieri di San Giovanni, Tiburtina, Tuscolana, Boccea e più in generale l’Aurelio. Secondo il report il 60% degli inquilini che hanno registrato i contratti a nero sono studenti fuorisede, (di molto aumentati rispetto ai primi mesi della campagna), giovani e precari; mentre il restante 40% sono lavoratori fuori sede, immigrati (anche se ancora pochi, rispetto alle potenzialità) e famiglie.

Certo non è tutto rose e fiori. Nei mesi successivi alla denuncia bisogna vedersela con la rabbia dei padroni di casa, e l’UI segnala che in due casi i locatori hanno cercato estromettere forzosamente dall’alloggio l’inquilino che aveva registrato il contratto. Tuttavia niente panico. La legge parla chiaro e i giudici devono applicarla, tant’è che quando i proprietari hanno tentato di risolvere la questione per vie giudiziarie (è accaduto solo nel 30% dei casi) nove volte su dieci la giustizia ha dato ragione all’inquilino.

Chiunque volesse avvalersi della legge ma è spaventato dalla procedura può comunque chiedere aiuto all’Unione Inquilini. Malgrado il successo dell’iniziativa la lotta contro la piaga degli affitti a nero è infatti ancora lungi dall’essere risolta, come ammette la stessa associazione. “Appare evidente che coloro che hanno proceduto alla registrazione dei contratti a nero sono ancora una minima parte – si legge nel report dell’UI - ma se la campagna contro i canoni neri vedesse l’attivazione e una azione maggiormente incisiva e coordinata con noi e le associazioni del coordinamento di ‘Fuori dal nero’ di municipi, comune, agenzia delle entrate e guardia di finanza si potrebbero almeno decuplicare i risultati in breve tempo.

 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Risparmiare 750 euro d’affitto: da un anno per molti è realtà

RomaToday è in caricamento