Qube, prima la rissa poi spunta il coltello: giovane ferito al volto e al braccio
A finire in ospedale un 26enne umbro, ma residente a Tor Bella Monaca. A soccorrerlo per primi i carabinieri del Nucleo radiomobile. Bloccato durante la fuga l'aggressore, un minorenne. Sequestrato il coltello a serramanico
Ancora il Qube al centro della cronaca romana. La discoteca di via di Portonaccio è stata, suo malgrado, teatro dell'ennesima rissa. Dopo le scene da far west del gennaio scorso quando diversi furono i colpi di pistola esplosi, nella notte tra sabato e domenica una rissa ha provocato il ferimento di un 26enne umbro, ma residente a Tor Bella Monaca, e il conseguente arresto di un minorenne. Il 17enne, residente a Monte Compatri, dovrà rispondere dell'accusa di lesioni gravissime.
A trarlo in arresto i carabinieri del Nucleo radiomobile di Roma, diretti dal Tenente Colonnello Claudio Rubertà. Secondo quanto ricostruito dai militari tra i due, intorno alle 1 e 30, sarebbe nata una lite per futili motivi. Prima parole, poi le mani, quindi è spuntato un coltello. Il minorenne avrebbe inferto due fendenti al 26enne che, raggiunto al volto e al braccio, si è accasciato al suolo. Il giovane monticiano avrebbe quindi tentato la fuga, ma inseguito da un amico della vittima, è stato quindi bloccato alcuni metri più avanti.
A dare l'allarme i suoi amici che hanno fermato la pattuglia dei carabinieri che casualmente passava da lì. Sono stati i militari a chiamare i soccorsi. Il giovane, portato al Vannini, non sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto si apprende però le ferite riportate avrebbero reso indispensabile un'operazione, effettuata al Policlinico Umberto I dove sarebbe stato trasferito questa mattina presto.
I militari hanno sequestrato il coltello a serramanico usato dal 17enne. Nella sua abitazione sarebbe stato ritrovato un altro coltello. Il minorenne si trova ora detenuto nel centro di prima accoglienza per minori di via Virginia Agnelli.