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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Castelnuovo di Porto

Cara Castelnuovo di Porto, i rifugiati bloccano la Tiberina: “Trattateci come esseri umani”

La protesta è iniziata questa mattina intorno alle 7 per rivendicare diverse condizioni di vita nel centro. Presenti anche le forze dell'ordine che hanno disperso i manifestanti

Nuove proteste tra i rifugiati ospiti nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Castelnuovo di Porto gestito dalla cooperativa Auxilium. Questa mattina intorno alle sette un gruppo di migranti ha occupato la via Tiberina bloccando il traffico per protestare contro le condizioni di vita nella struttura e per rivendicare il cosiddetto pocket money, il contributo giornaliero che spetta agli ospiti dei centri di accoglienza.

Gli immigrati hanno bloccato la circolazione esponendo striscioni e cartelli con la scritta “Trattateci come esseri umani”. Molti di loro si sono anche sdraiati a terra. Sul posto sono intervenute anche le forze dell'ordine che hanno caricato i manifestanti per liberare la strada. I presenti sono poi stati identificati. Un militare è stato ferito inseguendo un manifestante. Come riporta il sito di informazione indipendente Dinamopress sul posto erano presenti anche alcuni attivisti delle associazioni antirazziste della Capitale che sono stati identificati. L'ultima protesta nel Cara era scoppiata il 15 maggio scorso quando i migranti avevano bloccato l'ingresso della struttura. Nel corso dell'alluvione del gennaio scorso inoltre il centro si era allagato e gli ospiti presenti si erano rifugiati ai piani superiori.

Denuncia il consigliere comunali di Sel Gianluca Peciola:“E’ grave che alla nuova protesta dei migranti ospitati al Cara di Castelnuovo di Porto le forze dell’ordine abbiamo risposto con le cariche, a quanto apprendiamo, fin dentro la struttura. I rifugiati e richiedenti asilo hanno voluto richiamare l’attenzione sul mancato pagamento del ‘pocket money’ e sulle condizioni di vita all'interno del Cara. Come ho potuto verificare nel corso di un sopralluogo a seguito dell'alluvione, sono evidenti i segni del sovraffollamento e le stanze che ho potuto vedere sono in condizioni fatiscenti” denuncia Peciola. “Il Cara di Castelnuovo di Porto è un luogo strutturalmente disumano, in cui le persone sono private delle libertà fondamentali. Il Governo deve avviare una nuova politica di accoglienza e di integrazione con la chiusura  delle strutture detentive previste dalla nostra legislazione in materia di immigrazione”.

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