Pastore ridotto in schiavitù in cambio di vitto e alloggio: denunciato imprenditore
Il 40enne ha denunciato i soprusi ai carabinieri che hanno poi rintracciato il suo 'padrone'. Le vessazioni in un casale fatiscente in zona Piana del Sole
Lo ha prima assunto come guardiano del suo gregge di pecore per poi ridurlo in schiavitù e vessarlo quotidianamente. Vittima di un imprenditore originario della provincia di Avellino, un pastore romeno di 40 anni, che viveva in un casolare degradato e fatisciente in zona Piana del Sole - Ponte Galeria, nel Municipio Arvalia. Il suo aguzzino, un 56enne, è stato per questo denunciato dai carabinieri della stazione Ponte Galeria con le accuse di "riduzione in schiavitù" e "porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere". La denuncia lo scorso sabato 28 febbraio.
PASTORE ROMENO - L'accordo tra il pastore ed il 56enne era avvenuto sul finire della scorsa estate quando l'imprenditore assunse il 40enne come guardiano di un gregge di pecore, offrendogli in cambio da mangiare, da bere e la possibilità di vivere in un casolare di via Montemarzino senza acqua, senza luce ed in condizioni igieniche pessime.
CONTINUE VESSAZIONI - Un accordo che non ha dato i frutti sperati con il pastore dell'Est Europa che, dopo pochi giorni, ha cominciato a subire le vessazioni e le minacce del 'padrone', con maltrattamenti ed il ritiro del passaporto del 40enne, acquisito con la scusa di regolarizzarlo.
DENUNCIA AI CARABINIERI - Una situazione non accettabile che il pastore ha deciso di denunciare ai carabinieri della stazione di Ponte Galeria, diretti dal tenente Andrea Leacche, che acquisita la denuncia hanno avviato le indagini. Trovato il 56enne, l'imprenditore di origini irpine è stato fermato a bordo di un Nissan Terrano dove i Militari dell'Arma hanno rinvenuto e sequestrato un coltello a serramanico ed una ascia. Il 56enne è stato poi denunciato.
