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Cronaca Ostia / Lungomare Paolo Toscanelli, 199

Ostia, caos spiagge: revocata concessione al Faber Beach

La cooperativa Nausicaa aveva ottenuto il Faber dopo un'asta giudiziaria, bene però di esclusiva del X Municipio. La vendita avrebbe perciò dovuto interessare solo i beni di proprietà e non l'attività che invece sarebbe dovuta essere messa a bando

Ancora caos spiagge ad Ostia. Ieri gli agenti dell'ufficio di Polizia Giudiziaria Edilizia del X Gruppo Mare hanno notificato la revoca della concessione della spiaggia libera attrezzata Faber Beach di Ostia.

NESSUN BANDO - Secondo quanto si apprende dalle indagini è emerso che la cooperativa Nausicaa nel 2014 aveva ottenuto con asta giudiziaria l'acquisto dell'azienda Faber Beach bene però di esclusiva gestione del X Municipio. La vendita avrebbe perciò dovuto interessare solo i beni di proprieta' dell'azienda e non l'attività che invece sarebbe dovuta essere messa a bando.

Il X Municipio ha quindi avviato la procedura di decadenza del titolo. L'attuale gestore ha, dieci giorni di tempo, per fare ricorso contro la determina che revoca l'articolo 45 bis. Proseguono in altre strutture balneari le ispezioni degli agenti della Polizia Giudiziaria Edilizia X Gruppo comandati da Antonio Di Maggio.

IL PASSATO - La storia del Faber Beach, negli ultimi anni, è stata molto travagliata. Nel 2013, la spiaggia diventata famosa per la movida notturna di Ostia, fu sequestrata dalla Finanza per i "reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale", per un debito di oltre 8,3 milioni di euro, quasi interamente riconducibile ad imposte e contributi non versati all'Erario.

Non solo. L'operazione Tramonto,  e l'nchiesta gemella Nuova Alba, fecero emergere come il 'vecchio' Faber, si leggeva nell'informativa, impiantava "una fervente e florida attività turistico-commerciale sul litorale, avendo alle spalle il peso di figure criminali". La bancarotta, secondo la Guardia di Finanza, era una normale conseguenza al debito di oltre 8,3 milioni di euro riconducibile ad imposte e contributi non versati al fisco. Il sospetto è che la società fosse stata deliberatamente avviata al dissesto finanziario. Una "bancarotta programmata" insomma. 

LA RINASCITA - Poi ci fu la risalita. Incontri, eventi e concerti hanno "rivalutato" il Faber Beach, gestito poi da un Amministratore Giudiziario. I dipendenti furono messi sotto regolare contratto e la spiaggia tornò a splendere.

Ora quest'altro passo indietro. Uno dei punti di riferimento del litorale di Ostia dovrà rivedere i suoi piani in vista della prossima estate ormai imminente.

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