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Cronaca

Regolamento sui cortei: Alemanno minaccia pugno di ferro

Il sindaco ha scritto al Prefetto per proporre alcune norme che regolamentino le manifestazioni e i sit-in in città. Tra le proposte: una protesta al giorno, dal venerdì pomeriggio a lunedì, con costi che gravano su partiti e sindacati

Una regolamentazione più rigorosa per le manifestazioni che si tengono nella capitale. E' quanto chiede Gianni Alemanno in una lettera al Prefetto Giuseppe Pecoraro Il sindaco ha individuato e suggerito cinque percorsi per le manifestazioni ed una temporalità a basso impatto per il traffico: ovvero dal venerdì pomeriggio al lunedì e il giovedì pomeriggio. Il primo cittadino ha chiesto, inoltre, di ridurre il numero delle manifestazioni giornaliere, massimo una nelle 24 ore.

I PERCORSI - Alemanno ha individuato una serie di luoghi adibiti alle manifestazioni: da piazza della Repubblica a piazza di Porta S. Giovanni; da piazza della Repubblica a piazza Madonna di Loreto; da piazza della Repubblica a piazza Bocca della Verità. da piazza dell'Esquilino a piazza Bocca della Verità; da piazza Bocca della Verità a piazza Navona.

"I suddetti percorsi dovrebbero essere alternativamente impegnati nel numero massimo complessivo di una manifestazione itinerante al giorno, dal venerdì pomeriggio alla mattinata del lunedì e il giovedì pomeriggio, giorni di minore impatto sulla circolazione stradale cittadina - ha specificato Alemanno nella lettera al Prefetto -Nei restanti giorni della settimana, dal lunedì pomeriggio alla mattinata del venerdì, escluso il pomeriggio del giovedì, le manifestazioni con corteo potrebbero svolgersi esclusivamente da piazzale dei Partigiani al Circo Massimo".

La disciplina suggerita dal Campidoglio non si dovrebbe applicare a quelle manifestazioni indette in occasione di scioperi generali delle confederazioni sindacali nazionali maggiormente rappresentative, di manifestazioni politiche di rilevanza nazionale, del 1maggio e del 25 aprile e delle manifestazioni studentesche.

SIT -IN - Per i sit in, invece, Alemanno ha suggerito che si possano svolgere "previa autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico, in otto piazze, tra cui Piazza del Campidoglio: Piazza Bocca della Verità, Piazza SS. Apostoli, Piazza della Repubblica, Circo Massimo, Piazza Farnese, Piazza Navona, Piazza del Popolo".

I COSTI - Per quanto riguarda i costi delle proteste questi dovrebbero gravare su partiti e sindacati che, sempre secondo il primo cittadino, dovrebbero pagare le spese per i servizi a supporto delle manifestazioni e la pulizia finale delle piazze e per ripristinare il decoro della città. Alemanno sottolinea che "uno dei costi più rilevanti è quello che l'Amministrazione Comunale sostiene affinché sia garantita da parte di AMA la collocazione di bagni mobili, ma soprattutto la pulizia delle aree interessate dalla manifestazione. Importante ed essenziale è il servizio di pulizia delle aree interessate dalla manifestazione". Dal pagamento si dovranno escludere "gli organizzatori di manifestazioni giovanili, studentesche e quelle che prevedono la partecipazione di fasce sociali deboli con particolare riferimento ai disoccupati".

Qualore la proposta elaborata dal Campidoglio non piacesse, Alemanno minaccia di utilizzare tutti gli a utilizzare tutti gli strumenti giuridici a sua disposizione. "Ritengo che la Prefettura di Roma e le Organizzazioni che effettuano abitualmente le manifestazioni -precisa Alemanno- non possano sottrarsi dalla firma di un protocollo che affronti e risolva i problemi cittadini trovando un giusto punto di equilibrio tra il diritto a manifestare e quello dei romani a vivere in modo decoroso e libero la loro città".

Nella lettera il primo cittadino giudica negativamente l'attuale normativa sui cortei ricordando "le pesanti ricadute sulla mobilità cittadina" e sottolineando il suo ruolo di commissario straordinario alla mobilità. Diverse volte il sindaco di Roma proprio parlando del protocollo sui cortei ha fatto riferimento a possibili decisione da prendere in questo ambito proprio in qualità di commissario straordinario alla mobilità.

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