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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Regina Coeli, detenuti rifiutano di rientrare in celle e picchiano agenti. In 5 restano feriti

Il sindacato: "I poliziotti di Regina Coeli sono stati eroici e non hanno temuto di mettere a repentaglio la propria incolumità"

Sembra davvero senza fine la grave spirale di violenza che da settimane caratterizza la struttura detentiva di Regina Coeli a Roma, tanto da avere indotto proprio ieri i poliziotti penitenziari a manifestare davanti al carcere di Trastevere. L’ultimo grave episodio, avvenuto nella notte, ha visto tre detenuti stranieri già protagonisti di pericolosi eventi critici. 

La denuncia è di Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del sindacato autonomo polizia penitenziaria, che ricostruisce quel che è avvenuto ieri sera nella struttura carceraria: "Tre detenuti arabi, già protagonisti di comportamenti violenti finalizzati ad alterare l’ordine e la sicurezza interna, si sono rifiutati di rientrare in cella dopo l’ora d’aria ed hanno aggredito i poliziotti di servizio. Cinque hanno poi dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per le contusioni che sono state loro provocate dai soggetti violenti prima che la situazione, sotto il controllo del direttore, fosse ricondotta alla normalità, anche se uno dei tre ha tentato tutta la notte di impiccarsi. I responsabili di queste folli intemperanze sono detenuti rei di azioni simili, e questo è ancora più grave. I poliziotti di Regina Coeli sono stati eroici e non hanno temuto di mettere a repentaglio la propria incolumità pur di scongiurare peggiorni conseguenze. Sono stati veri e propri eroi".

Il segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime "solidarietà ai poliziotti intervenuti ed in particolare ai colleghi finiti in Ospedale. Urgono interventi concreti da parte dell’Amministrazione Penitenziaria regionale a tutela del personale che lavora nelle carceri italiane, del Lazio e in particolare a Regina Coeli".

Capece ricorda che da mesi il SAPPE "denuncia le gravi violenze contro i poliziotti delle carceri italiane, sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e la mancata assunzione di provvedimenti in materia di ordine e sicurezza delle carceri da parte del Ministero della Giustizia a tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sintomo evidentemente di una mancanza di progettualità dell’esecuzione della pena e, in questo, contesto del ruolo dei Baschi Azzurri".

"Gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa e, come dimostra quel che è avvenuto a Regina Coeli, gli eroici poliziotti penitenziari rischianmo davvero la vita per fronteggiare la follia criminale di certi delinquenti che anche in carcere non si fanno scrupoli di mettere a repentaglio la vita delle persone", conclude. "E tutto questo in assenza di provvedimenti utili a garantire la sicurezza e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria". Da qui l’appello del SAPPE al Ministero della Giustizia per solleciti interventi per il reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Regina Coeli.

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