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Cronaca

San Lorenzo, colpivano le vittime con la "mossa di Zidane" per poi rapinarle

Due ladri utilizzavano la mossa per far perdere l'equilibrio alle loro vittime per poter poi facilmente sfilargli il portafogli, il telefonino o la catenina. Almeno otto i colpi accertati

Almeno otto i colpi messi a segno con la così detta "mossa di Zidane". Uno stratagemma che, come spiegano i Carabinieri, "consiste nel mettere una gamba tra quelle della vittima e con una leggera spinta farle perdere l'equilibrio" per poter poi rapinarle facilmente.

ARRESTATI I DUE LADRI - Così due cittadini marocchini 26 e 27 anni, già noti alle forze dell'ordine, ripulivano i giovani frequentatori della movida romana. A bloccare i due malviventi sono stati i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo. 

Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di un'ordinanza di "custodia cautelare in carcere", emessa dal Tribunale Ordinario di Roma e scaturita a seguito di un'accurata attività d'indagine avviata dai militari a seguito delle denunce presentate dalle vittime.

LE RAPINE - I Carabinieri hanno raccolto "inconfutabili elementi di responsabilità" a carico dei due arrestati. Ad inchiodare i ladri, in particolare, sarebbero due rapine consumate a San Lorenzo. La prima il 20 novembre 2015 ai danni di un 22enne romano mentre la seconda il 22 aprile scorso ai danni di un 17enne romano.

LA "MOSSA DI ZIDANE" - In entrambi i casi i due hanno utilizzato la così detta "mossa di Zidane". Con una banale scusa si sono avvicinati alle vittime, tutte frequentatrici della movida notturna e utilizzando la "mossa" colpivano sfilando poi il portafogli, il telefonino o la catenina ai malcapitati.

ALTRI SEI COLPI - Nel corso dell'indagine, inoltre, nei confronti del 26enne sono emersi "gravi indizi di colpevolezza" per altri sei colpi commessi negli ultimi mesi sempre nel quartiere San Lorenzo mediante l'utilizzo della stessa tecnica. I due rapinatori arrestati dai Carabinieri, sono stati poi associati presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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