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Cronaca Boccea / Via Aurelia

Aurelio: sceglievano la vittima in banca e poi la rapinavano in strada, 3 fermi

La banda arrestata dalla polizia. I colpi messi a segno dopo che uno dei malviventi, vestito in modo distinto, individuava la persona da seguire e derubare. Poi lo scippo da parte dei due complici in moto

Si incontravano in un bar, facevano alcuni sopralluoghi in banche o uffici postali della città per individuare la loro vittima, poi si organizzavano per mettere a segno il colpo. La banda era composta da tre uomini, tutti italiani, disoccupati, e tutti con precedenti di Polizia specifici, arrestati in zona Aurelio dagli agenti del locale commissariato.

SCELTA DELLA VITTIMA - In particolare uno di loro, anziano e vestito in modo distinto, era solito entrare nell’istituto di credito prescelto, dove si limitava ad osservare i movimenti fatti dai clienti, al solo fine di scegliere una vittima. All’uscita dalla banca la vittima prescelta veniva seguita, al momento giusto avvicinata, e poi il colpo era portato a compimento.

SCIPPO IN MOTO - I tre si spostavano a bordo di uno scooter e di una moto, ma lo scippo era concluso dai due che stavano in moto: un attimo prima di avvicinarsi alla vittima la targa del mezzo veniva alzata poi, concluso il misfatto, il maltolto era passato al complice in scooter, la targa tornava al suo posto e i due continuavano la marcia come normali cittadini.

APPOSTAMENTI DI POLIZIA - Gli uomini del Commissariato Aurelio, coordinati dal dottor Fabrizio Calzoni, dopo aver ricevuto diverse denunce, hanno intrapreso un’intensa attività d’indagine. Dopo molti appostamenti, col supporto dei filmati delle videocamere a circuito chiuso, sia degli istituti di credito che dello stesso Commissariato, i poliziotti sono riusciti ad individuare i tre malviventi, inchiodati anche dall’andatura claudicante di uno di loro.

STESSO COPIONE - Nella giornata del 14 novembre i tre uomini, dopo l’ennesimo colpo, sono definitivamente stati fermati. Il copione è stato il medesimo di sempre, ma stavolta attori protagonisti sono stati anche gli agenti impegnati nel pedinamento che, infine, hanno portato a termine l’operazione.

ATTREZZI DEL MESTIERE - Nella borsa che avevano sempre appresso i tre portavano gli “attrezzi del mestiere”. Ovvero: una punta da trapano, con cui sfondare all’occorrenza i finestrini delle auto in marcia, nel caso la vittima fosse una signora con la borsa sul sedile lato passeggero, dei guanti in lattice, una forbice e, fatto singolare, un vasetto di yogurt, che invece serviva a sporcare gli abiti delle vittime, qualora i soldi fossero stati messi in tasca, per costringerle a toglierli.

REFURTIVA IN CASA - In casa dei tre malviventi sono stati trovati numerosi oggetti presumibilmente parte della refurtiva sottratta, nonché 5mila euro in contanti, di dubbia provenienza. I tre, tutti romani di 39, 58 e 62 anni, sono stati arrestati per rapina impropria, ma al momento si indaga per il loro presunto coinvolgimento in almeno altri due episodi avvenuti in precedenza.

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