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Cronaca Centro Storico / Via Mecenate

Studentessa rapinata e palpeggiata sotto la minaccia di un coltello

La vittima è stata derubata della borsa con l'iPhone. Seguito il segnale Gps del telefono, il rapinatore è stato poi arrestato dagli agenti delle volanti con l'accusa di rapina e violenza sessuale

Rapinata, minacciata con un grosso coltello da cucina puntato dritto al cuore e poi palpeggiata pesantemente al seno dopo essere stata costretta a tirarsi su la maglietta. Questa la scena da incubo di cui è stata vittima una giovane studentessa italiana di 20 anni presa di mira nel cuore della notte in via Mecenate, nella zona dell'Esquilino. I fatti intorno alle 2:00 quando la ragazza è stata avvicinata dal malvivente, un uomo di pelle nera, mentre si trovava all'altezza di via Merulana. Poi la rapina, le minacce con l'arma e la violenza. A salvare la vittima le urla di una residente che, notata la scena dalla finestra della sua abitazione, ha fatto allontanare il malvivente con la borsa appena derubata alla vittima.

VOLANTI SUL POSTO - Seppur sotto choc la studentessa è riuscita in qualche modo a contattare le forze dell'ordine con l'immediato arrivo sul posto degli agenti del Reparto Volanti della Questura di Roma. Giunti all'Esquilino, prima di affidare la studentessa alle cure degli operatori del 118, i poliziotti si sono fatti fornire una primo identikit del malvivente. Appreso che tra la refurtiva vi era anche un IPhone di ultima generazione, gli agenti hanno quindi attivato il dispositivo antifurto dell'apparecchio cellulare seguendo il segnale Gps dello smartphone appena rapinato.

TROVATO A CASTRO PRETORIO - Cominciata la caccia all'uomo i poliziotti hanno quindi rintracciato il rapinatore (corrispondente alla descrizione fornita dalla vittima) in viale Castro Pretorio, altezza incrocio via Marsala. Accerchiato e immobilizzato i poliziotti lo hanno quindi trovato ancora in possesso della borsa appena rubata alla studentessa, contenente l'iPhone, denaro contante, due carte di credito e soprattutto le chiavi di casa della vittima. Identificato in un cittadino nigeriano di 21 anni il malvivente è stato poi arrestato con l'accusa di "rapina aggravata" e "violenza sessuale" e giudicato con Rito Direttissimo nelle aule del Tribunale di piazzale Clodio.

SOTTO CHOC AL POLICLINICO - Identificato anche dalla vittima, a cui è stata poi restituta la refurtiva, la 20enne è stata invece accompagnata in stato di choc al Policlinico Umberto I per accertamenti.

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