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Cronaca Guidonia Montecelio / Via della Tenuta del Cavaliere

Spari fuori dal Car, il Centro Agrolimentare chiede un presidio permanente

Dopo la rapina sulla Bretella di Settecamini solidarietà al 48enne ferito: "Il nostro operatore migliora, però le strumentalizzazioni non reggono"

"Le condizioni del grossista ortofrutticolo del CAR assalito ieri mattina sulla bretella autostradale per Settecamini, derubato e ferito in una rapina stradale di efferata violenza avvenuta all'esterno della "Città dei commerci e a qualche chilometro dalla sua azienda, non destano più preoccupazioni. Ed a giudizio dei Sanitari, appaiono destinate ad un imminente miglioramento ulteriore nelle prossime ore". Comincia così un comunicato dell'Ufficio stampa del CAR di Guidonia a 24 ore dall'assalto che ha portato alla rapina ed al ferimento del titolare di un box ortofrutticolo della struttua di via della Tenuta del Cavaliere a Setteville di Guidonia.

Ad avere la peggio il 48enne romano, costretto alle cure dell'ospedale Sandro Pertini dopo che uno dei due rapinatori ha sparato un colpo con un fucile a canne mozze contro il parabrezza della sua auto, costringendolo a scendere dalla vettura ferito con i malviventi poi fuggiti con la stessa Opel Corsa e con la borsa con un bottino di circa 18mila euro. A tal proposito il Car riferisce di "come i vertici della società conduttrice e proprietaria della struttura già ieri pomeriggio abbiano personalmente comunicato con il ferito". "Al nostro operatore - spiega ancora la nota di CAR Scpa - sono stati espressi l'affetto, la solidarietà e gli auguri di una velocissima guarigione da parte di tutti i membri della grande comunità di lavoro del Centro Agroalimentare Roma, a prescindere dai ruoli e dai settori di impresa. Ma anche una ferma, indignata ed unanime condanna di quanto successo con una rinnovata richiesta unitaria di attenzione e vigilanza per un luogo così importante nell'Italia centrale per la produzione di redditi e di lavoro".

Al riguardo CAR Scpa sottolinea che "non si è mai attenuato in questi anni l'impegno della Proprietà e della Gestione per il mantenimento di condizioni di sicurezza e di prevenzione adeguate alle complesse problematiche socioeconomiche dell'area di Roma Est. E anche in ragione di ciò, non sono mai venute meno in tutti questi anni le richieste alla Prefettura ed alle Forze dell'ordine per rendere permanente un presidio di sicurezza all'interno della struttura ed intorno ad essa". 

Oltre a ricordare la stretta collaborazione continua con le Forze di Polizia, il comunicato precisa quanto segue: "Il fatto che la rapina a mano armata sia avvenuta per strada e all'esterno del CAR è una (seppur spiacevolissima) conferma che all'interno del complesso i margini di sicurezza siano sufficientemente garantiti. Quanto alle implementazioni organizzative riguardanti il delicato contesto dei servizi bancari di deposito dei contanti, cassa continua e cassa di mercato, si tratta di impegnative istanze su cui il Consiglio d’Amministrazione di CAR sta lavorando per integrare le aspettative degli imprenditori con le esigenze ed i costi di un servizio di raccolta contanti che sia sicuro e compatibile. Proprio per la prossima settimana è programmato un incontro con la BCC di Roma (Istituto che opera all’interno del Centro) e gli operatori per definire le modalità operative del servizio".
  
"Nessun nesso logico o pur vago legame causale è tuttavia ipotizzabile tra l’efferata rapina a mano armata avvenuta sulla Bretella per Settecamini e le criticità ricordate. Qualunque indebita connessione del genere - conclude la nota stampa del Car - può attenere soltanto alla sfera delle strumentalizzazioni o comunque ad una ricerca di finalità diverse dal bene della struttura". 

Ad esprimere solidarietà al commerciante associato alla Cna di Roma anche il presidente di Fed.Agro Cna di Roma, Valter Arcangeli: "Esprimiamo  la nostra solidarietà a Luca Lanzarotta". "Tutto ciò sarebbe accaduto se presso il C.A.R. ci fosse stato un posto di pubblica sicurezza e un istituto bancario con servizio di cassa continua?" - si chiede Arcangeli -. All’atto del nostro trasferimento presso il Centro, erano aperti tre sportelli bancari e, alcuni anni fa, era anche attivo un posto dei Carabinieri  – ricorda ancora -. Come Fedagro abbiamo chiesto un incontro urgente con l’Ente Gestore per sollevare il problema della sicurezza, per discutere insieme una strategia, un’ipotesi di tutela".

"L’episodio di ieri ci rattrista molto - ha aggiunto Erino Colombi presidente Cna di Roma -. Esprimiamo solidarietà al collega Luca e chiediamo massima attenzione in quel quadrante delicato: è il territorio della Roma che produce. Non possiamo lasciare le imprese sole". 

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