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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Corso di Francia

Rapinarono due sale da gioco armati di pistola: due arresti

Il fatto è accaduto nell'aprile scorso, il 18 e il 28, in due differenti sale slot, una a circovallazione Clodia e una a Corso Francia. Presi grazie alle telecamere di videosorveglianza

Ad aprile avevano rapinato, armati di pistole, due diverse sale da gioco, una a Corso Francia e la seconda sulla Circonvallazione Clodia, per poi darsi alla fuga. Due rapinatori italiani di 59 e 65 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I due sono stati individuati grazie alle immagini di videosorveglianza dei locali e alle testimonianze delle vittime.

LA PRIMA RAPINA  - Nella mattinata dello scorso 18 aprile, due rapinatori, con il volto travisato da un casco e da un paio di occhiali da sole, fecero irruzione all’interno di una sala di Circonvallazione Clodia dove si può giocare con video poker e slot machine e si fecero consegnare l'incasso giornaliero. Incuranti della presenza di numerosi avventori, minacciarono con due pistole il personale della sala da gioco, obbligandolo ad aprire la cassa e a consegnare tutto il denaro contenuto. Al termine della fulminea operazione, i due rapinatori riuscirono a fuggire a bordo di un motociclo.

LA SECONDA RAPINA - Pochi giorni dopo, il 28 aprile, sempre armati di pistola, i due soggetti fecero irruzione in un altro locale di Corso Francia ove si fecero consegnare anche il denaro dalle persone che giocavano con le macchinette elettroniche, oltre all'intero incasso giornaliero del locale. I due colpi consentirono ai malfattori di assicurarsi un bottino totale di 17.500 euro.

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LE INDAGINI – I carabinieri sono riusciti a capire che le due rapine erano state effettuate dalle stesse persone, grazie alle immagini di videosorveglianza delle due sale da gioco rapinate e alle testimonianze delle vittime. Infatti l’analisi delle immagini, sviluppate con il contributo della 6^ sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, ha fatto emergere una coincidenza tra la conformazione fisica e la corporatura dei soggetti responsabili delle due azioni che, peraltro, utilizzavano caschi per travisare il volto ed un motorino dello stesso  modello e marca per la fuga. Questi indizi hanno consentito agli investigatori di restringere il cerchio dei sospettati ai due soggetti.

LE PERQUISIZIONI - Le successive perquisizioni, effettuate nel mese di luglio, hanno consentito di trovare i due presunti responsabili in possesso dei caschi, dello scooter e degli abiti indossati durante la commissione delle rapine. Contestualmente, sono state recuperate anche le due pistole semiautomatiche calibro 7,65 alle quali era stata cancellata la matricola. Ulteriori approfondimenti sono stati  poi effettuati sul motoveicolo impiegato per la fuga: il mezzo era stato precedentemente rubato, probabilmente proprio per commettere le rapine.

GLI INDIZI - Le medesime modalità di esecuzione delle due rapine, le stesse caratteristiche somatiche degli autori, i medesimi vestiti utilizzati e gli stessi caschi indossati: questi sono gli elementi che qualificano la complessiva gravità del quadro indiziario ricostruito dagli investigatori e questi sono i dati, unitamente al concreto pericolo di reiterazione degli stessi reati da parte dei due soggetti, caratterizzati da una personalità violenta, che sono poi serviti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma per emettere l’ordinanza di custodia cautelare, a seguito della quale i due arrestati sono stati condotti in carcere. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale non sono però terminate, ma proseguono per accertare se siano state commesse altre rapine sempre da parte degli stessi autori.

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