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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Rapinò le Poste con un fucile a canne mozze: incastrato dal Dna

Il colpo venne messo a segno all'ufficio di Santa Lucia di Fonte Nuova. Le indagini concluse dai carabinieri

E' stato incastrato dal Dna trovato sul cappellino perso durante la fuga dopo la rapina alle Poste. Un colpo messo a segno sei anni fa costato l'arresto ad un 49enne originario di Mentana, Comune della provincia di Roma. A dare un nome ed un volto al rapinatore che fece irruzione seminando il panico all'ufficio postale di Santa Lucia di Fonte Nuova, i carabinieri della Compagnia di Monterotondo. 

LA RAPINA - In particolare il 9 luglio del 2010 il 49enne, armato di fucile a canne mozze, fece irruzione nell’ufficio, facendosi consegnare l’incasso, ma nel fuggire perse il cappellino con il quale si era travisato. A distanza di sei anni, grazie alle indagini svolte per un’altra rapina compiuta dall’uomo e per cui è stato già riconosciuto responsabile, i Carabinieri sono riusciti ad associare il suo DNA con quello trovato sul cappellino all’epoca della rapina a Fonte Nuova.

ARRESTI DOMICILIARI - Al rapinatore è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli, che dispone per lui gli arresti domiciliari a Fonte Nuova.

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