rotate-mobile
Cronaca Morena / Via Anagnina

Choc ad Anagnina: madre e figlia rapinate e aggredite con coltelli e cacciaviti

Vittime moglie e figlia di Najo Adzovic, ex delegato di Alemanno ai rapporti con i rom

Accerchiate, rapinate e costrette alle cure dell'ospedale dopo essere state ferite con i coltelli ed i cacciaviti con i quali la banda le ha minacciate e derubate di una collana d'oro. Vittime della rapina madre e figlia di 46 e 16 anni. Le due, residenti nel campo di Salone, sono la moglie e la figlia di Najo Adzovic, ex delegato ai rapporti con i rom durante la Giunta del sindaco Gianni Alemanno. 

Rapina choc ad Anagnina

Contattato da Romatoday è lo stesso Najo Adzovic a raccontare lo choc che hanno vissuto la moglie e la figlia: "Sono state rapinate domenica scorsa mentre erano ad un mercatino dell'usato vicino al Terminal Anagnina". Ad aggredirle e rapinarle "un gruppo di rom del campo de La Barbuta - spiega ancora il 46enne bosniaco -. Mia moglie e mia figlia sono ancora provate da quanto accaduto, una brutta esperienza che difficilmente dimenticheranno".

Rapinate e ferite 

Una aggressione brutale. Oltre ad essere state rapinate della collana d'oro, "sono state anche ferite con i coltelli ed i cacciaviti con i quali questi delinquenti le hanno aggredite". Ferite all'addome, al braccio ed al polpaccio madre e figlia sono infatti state costrette alle cure del Policlinico Casilino, la madre dimessa con 15 giorni di prognosi, mentre per la 16enne la prognosi è di 20 giorni, con la minorenne ancora in osservazione al nosocomio di via Belon di Torre Maura. 

Aggressori alla baraccopoli de La Barbuta

A rendere ancora più amara l'aggressione anche altri fattori: "Si è trattato - denuncia Najo Adzovic - di una aggressione vile di fronte a decine di italiani che non hanno mosso un dito per aiutarle e soccorrerle". A mettere in atto la rapina: "un gruppo di delinquenti che vivono nel campo della Barbuta". Proprio nella baraccopoli posta ai confini tra i Comuni di Roma e Ciampino è stato poi individuato uno degli aggressori. "E' stata mia moglie a riconoscerlo dopo essere andata con le forze dell'ordine nel campo Barbuta". "Alla vista della mia signora uno dei quattro aggressori ha provato a fuggire ma è stato poi fermato dagli agenti".

Denuncia a piede libero

Oltre al danno anche la beffa rappresenta dal "mancato arresto di uno dei colpevoli dell'aggressione - rincara la dose Najo Adzovic -. Sappiamo bene chi è, ma stupisce il fatto che sia stato solamente denunciato a piede libero e non arrestato, una assurdità".  L'ex delegato ai rapporti con i rom della giunta Alemanno poi aggiunge: "Mi auguro che venga fatta giustizia al di la del colore della pelle sui complici dell'uomo riconosciuto da mia moglie quale autore della rapina e dell'aggressione". 

Comune di Roma parte civile 

Un lungo sfogo quello del 46enne residente nella baraccopoli di via di Salone con la propria famiglia: "Vorrei che il Comune di Roma si costituisse parte civile per tutelare mia moglie e mia figlia, entrambe cittadine italiane e romane, per punire severamente chi commette questi crimini". "Queste persone - conclude Najo Adzovic - sono un gruppo di criminali che tutti conoscono che con le loro attività gettano fango sugli altri rom onesti ed integrati nella città di Roma". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Choc ad Anagnina: madre e figlia rapinate e aggredite con coltelli e cacciaviti

RomaToday è in caricamento