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Cronaca Marconi / Via Enrico Fermi

La banda del buco colta sul fatto: in due fermati nell'intercapedine della banca

Il tentativo alla Banca Carige di via Enrico Fermi a Marconi. I tre, compreso un palo, sono stati fermati dagli agenti della Squadra Mobile prima che entrassero in azione

Sono stati bloccati nell'intercapedine che separa la banca dal locale caldaie nel quale avevano fatto il buco. A fermare la banda di rapinatori pronta ad entrare in azione alla Banca Carige di via Enrico Fermi a Marconi, gli agenti della Squadra Mobile di Roma dopo che nel pomeriggio di ieri direttore e dipendenti avevano segnalato alle forze dell'ordine la presenza di un buco nei locali adiacenti all'istituto di credito. Preparata la tela del ragno gli investigatori hanno atteso che i tre agissero arrestandoli in flagranza di reato prima che si potessero far trovare nel locale all'apertura dell'istituto di credito. A finire in manette tre romani di 40, 32 e 31 anni. 

BUCO NELLA BANCA - In particolare nella mattinata di ieri il personale della filiale di via Enrico Fermi dell’istituto di Credito Carige ha contattato la Polizia di Stato per segnalare la presenza di un’anomalia del pavimento all’interno dei propri locali, dai quali si poteva constatare  un vero e proprio “buco” ricavato dal locale caldaie dell’edificio attiguo sito in via Avicenna, che ospita la banca.

LA TRAPPOLA DELLA POLIZIA - Sulla scorta della segnalazione, questa mattina è stato predisposto un apposito servizio antirapina nel corso del quale, verso le ore 8:00, è stato bloccato un 40enne che, fungendo da 'palo', ha insospettito gli operatori in quanto stazionava nei pressi dell’ingresso della banca in contatto via radio con i complici.

BLOCCATI NELL'INTERCAPEDINE - Immediatamente dopo, gli altri equipaggi che presidiavano la porta d’ingresso del locale caldaie, sono intervenuti nell’istituto di credito “stanando” dopo alcune resistenze gli altri due rapinatori, trovati mentre stavano entrando nell'intercapedine che dà accesso agli uffici della banca. 

Marconi: tentata rapina alla Banca Carige di via Fermi

CONTATTI VIA RAD‏IO - I rapinatori avevano predisposto tutte le cautele del caso in quanto erano in contatto via radio con 40enne il quale, evitando in tal modo le comunicazioni telefoniche, poteva dargli l’ok per fare ingresso in banca oppure avvertirli dell’eventuale presenza in zona delle Forze dell’Ordine e farli desistere dal compiere la rapina.

LAVORO CERTOSINO - All’interno del vano, ricavato con un lavoro certosino durato certamente svariati giorni, sono stati trovati numerosi attrezzi utilizzati per sfondare il solaio ed abbattere le pareti, due caschi da moto, due passamontagna, un apparato radio per comunicare con il 'palo' all’esterno, ed una pistola da utilizzare per consumare la rapina.

IL PIANO - Il piano messo a punto dai malviventi prevedeva che, una volta portato a termine il colpo, si sarebbero garantiti la fuga grazie ad uno scooter rubato, parcheggiato nei pressi della banca. Tutti gli arrestati, ai quali sono contestati i reati di tentata rapina in concorso, porto abusivo di armi e ricettazione, al termine degli atti di rito sono stati associati presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

LA BANDA - Gli arresti sono stati effettuati dal personale della V Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile di Roma, nell’ambito di una specifica attività antirapina. A finire in manette sono stati un romano di 40 anni, un 32enne, anch'egli romano con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, e un giovane di 31 anni, sempre romano con precedenti per rapina ed omicidio. 


 

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