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Cronaca Valle Aurelia / Viale di Valle Aurelia

Bloccano le scale mobili per rapinare i passanti: ecco la nuova tecnica dei furti in metro

Il racconto di Rosaria Iani, vittima di un gruppo di quattro giovanissimi malviventi. "La vera delusione è stata il disinteresse degli addetti alla sicurezza"

Se li è trovati addosso senza nemmeno accorgersene. Una tecnica oramai assodata che consiste nel cogliere alla sprovvista le vittime di turno bloccando le scale mobili delle stazioni ferroviarie e metropolitane, poi la rapina e la fuga. Un tentativo che molte volte i malviventi riescono a mettere a segno ma che nel caso della signora Rosaria Iani, non ha dato per i delinquenti il risultato sperato. L'ennesimo tentativo di furto si è registrato dieci giorni fa alla fermata della metropolitana Valle Aurelia, ed è stato reso noto dal consigliere regionale Fabrizio Santori.

IL RACCONTO DELLA VITTIMA - A raccontare a RomaToday quanto subito Rosaria Iani, presa di mira da quattro giovani rapinatori poco dopo le 19:00 di sabato 28 marzo. "Eravamo scesi dal treno insieme a mio marito. Abbiamo preso le scale mobili per avviarci all'uscita quando improvvisamente mi sono trovata addosso quattro rom giovanissimi, due donne e due uomini. L'istinto mi ha portato a stringere la borsa che portavo addosso a me, poi ho cominciato ad urlare per avvertire mio marito che era più avanti rispetto a me".

SCALE MOBILI BLOCCATE - Un tentativo lampo, come racconta ancora la 50enne: "Prima che riuscissimo a renderci conto di quanto stava accadendo ci siamo trovati le scale mobili che avevano invertito senso, ed invece di salire scendevano". Dei veri e propri momenti di apprensione "durante i quali non riuscivamo nemmeno a scappare spinti in senso contrario dalle scale mobili". Una volta scampato l'effetto sorpresa "i quattro ladri hanno desistito inveendo contro di noi forse, per non avergli permesso di portare a compimento i loro intenti".

DOPPIA DELUSIONE - I rapinatori non avevano però fatto i conti con il marito della signora: "che dopo avermi sentito urlare si è messo a correre dietro a questi quattro balordi chiedendo aiuto ad alta voce. Purtroppo come sono comparsi all'improvviso così sono spariti, forse riuscendo a prendere un'altra metropolitana". Un tentativo di furto reso ancora più amaro dalla risposta che Rosaria Iani ha avuto dagli addetti alla sicurezza una volta arrivati da loro per raccontare quanto accaduto: "Quando il vigilantes mi ha detto che purtroppo è la routine mi sono sentita veramente delusa. Questo senso di rassegnazione e disinteresse mi ha fatto ancora più male del tentativo di furto. Affermare di non poter porre rimedio ad una situzione del genere perchè accade sempre e come sentirsi prendere in giro".

DENUNCIA DI SANTORI - La tecnica delle scale mobili non è infatti una novità, ma un modus operandi che negli ultimi periodi ha trovato molti riscontri. A denunciare la situazione il consigliere regionale Fabrizio Santori che in una nota stampa afferma: "Ormai gli agguati da parte dei nomadi a cittadini e turisti nelle stazioni e nella metro di Roma sono all’ordine del giorno. E’ recente l’ennesimo episodio che ha visto una coppia di romani vittime di una vera e propria imboscata escogitata da 4 rom, due donne e due uomini, piazzati agli estremi della scala mobile della metro Valle Aurelia per invertire il senso di marcia, circondare i malcapitati e rubargli borsa e oggetti di valore".

NESSUN INTERVENTO - Anche nel caso del consigliere regionale in via de La Pisana traspare la delusione per la risposta dell'addetto alla vigilanza della metro Valle Aurelia: "Dopo essere stati derisi e sbeffeggiati i due hanno reagito - spiega ancora Fabrizio Santori - rischiando anche per la propria incolumità, e hanno messi in fuga i 4 rom liberi di manomettere la scala mobile e di darsela a gambe. Ci domandiamo i motivi per i quali Atac, cui certamente sono giunte decine di segnalazioni simili, non interviene. Quel che è ancora più grave è la risposta che la coppia ha ottenuto di fronte all’intenzione di denunciare il fatto. Non è accettabile né giustificabile il ritornello che tanto si tratta di episodi quotidiani e che oramai l’intervento delle Forze dell’Ordine è inutile".

PRESIDIO GIORNO E NOTTE - Una situazione di pericolo non più accettabile: "Questo cancro non si debella alzando le spalle e aspettando il proprio turno per essere derubati come sta facendo l’amministrazione del sindaco Marino. Devono essere individuati i luoghi maggiormente esposti a questo genere di violenze e presidiati notte e giorno, impiegando se necessario anche l’Esercito. Non ci stancheremo mai di denunciare la vergognosa situazione di insicurezza e illegalità in cui versa la Capitale - conclude Fabrizio Santori - sempre più ostaggio di gruppi malavitosi liberi di agire a danno dei cittadini e incoraggiati a delinquere dall’inettitudine e dall’incompetenza del sindaco Marino che preferisce foderarsi gli occhi di prosciutto piuttosto che intervenire con pugno duro contro gli intoccabili".

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