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Cronaca Pigneto / Via Roberto Malatesta

Rapina banca minacciando cliente col taglierino: incastrato da un'impronta digitale

Il colpo venne messo a segno lo scorso 28 febbraio alla filiale della Banca di Credito Cooperativo di via Roberto Malatesta

Aveva avvicinato una cliente. Poi le aveva messo la lama del taglierino sotto al collo minacciando al contempo l'impiegato della banca di farsi consegnare il denaro della cassa. Era lo scorso 28 febbraio, alla filiale della Banca di Credito Cooperativo di via Roberto Malatesta, al Prenestino. A distanza di poco più di quattro mesi i carabinieri hanno arrestato il rapinatore, incastrato da una impronta digitale

ARRESTATO RAPINATORE 

Questa mattina, i Carabinieri della Stazione Roma Torpignattara hanno pertanto eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, arrestando un romano, di 32 anni, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile della rapina a mano armata compiuta lo scorso 28 febbraio.

Rapinatore banca via Malatesta

RAPINA ALLA BANCA DI VIA MALATESTA 

Nella circostanza, l’uomo con il volto parzialmente travisato, dopo essersi introdotto all’interno della filiale, puntò un taglierino alla gola di un cliente e minacciò un impiegato addetto allo sportello per farsi consegnare il denaro contenuto nella cassa.

LE INDAGINI DEI CARABINIERI 

La successiva attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti - presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto Dottoressa Lucia Lotti, ha consentito di individuare i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, attraverso la ricostruzione degli eventi, basata sulle dichiarazioni testimoniali delle vittime, dall’analisi dei filmati registrati dal circuito interno di videosorveglianza della banca e dagli accertamenti sulle impronte digitali estrapolate nel corso del sopralluogo. 

IMPRONTE DIGITALI

L’attività tecnica di comparazione delle impronte – svolta dalla 7^ Sezione del Nucleo Investigativo di Roma e dalla Sezione impronte del Racis -  ha di fatto consentito di risalire all’identità certa dell’indagato e di conseguenza, di ottenere la misura cautelare. Dopo aver notificato il provvedimento, l’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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