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Cronaca Zagarolo

Il piano della baby gang su whatsapp: "Stacchiamo la corrente, il proprietario esce e lo picchiamo"

Tre i minorenni identificati dai carabinieri al termine di un'attività investigativa. La tentata rapina lo scorso 17 maggio a Valle Martella

Avevano pianificato la rapina scambiandosi messaggi su una chat di WhatsApp. La loro organizzazione via telefono li ha però incastrati permettendo ai carabinieri di individuare tutti e tre i membri della baby gang. L'indagine si è conclusa nella serata di lunedì 15 luglio con l'arresto dei due complici del minorenne che, la notte dello scorso 17 maggio, avevano tentato una rapina, sventata dai Militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati, in una villa in zona Valle Martella, a Zagarolo

Come ricostruito dall’attività investigativa dei Carabinieri, i 3 arrestati, tutti romani e minorenni, due di 16 anni e uno di 17, avevano creato precedentemente la notte del colpo, su una diffusa e nota applicazione, una chat dove avevano messo appunto le fasi del colpo. 

Il gruppo dopo aver raggiunto l’abitazione e staccato il contatore della luce, bloccando di fatto l’erogazione della corrente elettrica, ha atteso nel giardino che qualcuno uscisse a riattivarla. Pochi minuti dopo il proprietario di casa, un cittadino italiano di 62 anni, nel recarsi a riattivare la luce è stato aggredito dai 3 che lo hanno circondato e colpito violentemente con calci e pugni. I familiari dell’uomo e alcuni vicini di casa, udendo le grida di aiuto, hanno subito chiamato il 112.

In pochissimo tempo i Carabinieri hanno raggiunto l’abitazione dove nel frattempo, due rapinatori erano già riusciti a darsi la fuga, il terzo complice, 16enne, era intento in una seconda colluttazione con il 62enne. 

Solo con l’aiuto dei militari il rapinatore è stato poi bloccato. Successivamente il 16enne è stato condotto in caserma e la vittima al pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata dove i medici gli hanno riscontrato un trauma facciale da aggressione e dimesso con 7 giorni di prognosi. 

A seguito della perquisizione, al minore sono stati sequestrati un caricatore monofilare marca Bruni, con all’interno una cartuccia calibro 8 mm a salve, di libera vendita, un passamontagna ed un paio di guanti.

Il 16enne è stato condotto presso il centro di prima accoglienza per minori di Roma Virginia Agnelli, su disposizione dell’Autorità Minorile. Le attività investigative, volte all’analisi dei tabulati telefonici ed in particolare del cellulare dell’arrestato, hanno consentito di chiudere il cerchio e quindi di individuare gli altri due complici, identificandoli compiutamente, e di assodare l’esistenza della chat su WhatsApp dove il gruppo aveva manifestato l’intenzione di compiere la rapina ai danni dell’uomo e della madre anziana, utilizzando un’arma giocattolo, ipotizzando anche la possibilità di sequestrare la donna, qualora fosse stata da sola in casa, utilizzando del nastro adesivo per legarla.

Nella mattinata di ieri i Carabinieri hanno raggiunto le abitazioni dei due minorenni e hanno dato esecuzione all’ordinanza di collocamento in comunità, dei due, emessa dal Tribunale per i minorenni di Roma.

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