Dopo la fuga con l’incasso era riuscito a far perdere le tracce di sé. Ma questo non è bastato a evitare l’arresto. A.E., italiano di 35 anni, verso le 14 di ieri è entrato armato di pistola in un negozio di abbigliamento in via Tuscolana e si è fatto consegnare l’incasso del valore di alcune centinaia di euro.

Poi la fuga. Le commesse, sotto shock per l’accaduto, hanno così avvertito il 113. Sul posto, dopo pochi minuti, sono giunti gli investigatori del Commissariato Tuscolano, diretto dal dott. Domenico Sannino, che hanno iniziato ad acquisire gli elementi che si sarebbero poi rivelati determinanti per le indagini.

La descrizione del rapinatore fornita dai presenti è stata determinante per gli agenti per capire che si trattava di una ‘vecchia conoscenza’: uomo sui 30/35 anni, non molto alto, cappello da baseball calato sugli occhi e, soprattutto, con un'andatura incerta, quasi claudicante.

Dagli elementi forniti, gli agenti hanno riconosciuto A.E., 35 anni, e l’hanno individuato poco dopo presso la sua abitazione mentre era in procinto di allontanarsi. Vestito in modo diverso, l’uomo ha finto di non capire il motivo della visita della Polizia.

Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata, i poliziotti, però, hanno trovato tutti gli abiti indossati nel corso della rapina, scarpe comprese. In virtù degli accertamenti svolti presso l’abitazione, sussistendo il fondato motivo di ritenere che il fermato fosse l’autore di quanto accaduto, è stato quindi condotto in Commissariato per proseguire l’attività investigativa.

Mentre entrava all’interno del Commissariato, l’uomo però è stato riconosciuto senza alcuna ombra di dubbio dalle cassiere, presenti sul posto per sporgere denuncia. Anche i vestiti ritrovati dai poliziotti sono stati riconosciuti dalle vittime come quelli indossati dal rapinatore.

A.E. è stato così arrestato. Davanti ai giudici che ne hanno convalidato l’arresto dovrà rispondere di rapina.