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Cronaca

Giovane romano in coma dopo essere stato aggredito a Trieste, fermato un 22enne

Le violenze avvennero la notte dello scorso 14 ottobre sulle rive triestine. Il 23enne si era trasferito nella città friulana dove lavorava in una pizzeria

È stato rintracciato e denunciato per lesioni gravissime. Gli investigatori di polizia hanno chiuso il cerchio sulle indagini relative al ferimento di un 23enne romano, rimasto in coma dopo essere stato aggredito ed aver battuto la testa a Trieste (qui la notizia). Era la notte dello scorso 14 ottobre. Ad essere fermato un giovane di 22 anni, con precedenti per stupefacenti e guida in stato di ebbrezza, che rischia fino a 12 anni di reclusione. Lo scrive TriestePrima

La notte del 14 ottobre, intorno alle 2.30, Alessio aveva appena finito il turno in una nota pizzeria delle rive triestine. Poco dopo, nei pressi di un locale di riva Grumula il giovane di origini romane era stato aggredito con violenza da dal 23enne. Alessio V. si era unito ad alcuni amici e si era allontanato per acquistare un pacchetto di sigarette in un distributore automatico non lontano.

Secondo la Questura di Trieste, il diverbio sarebbe scattato “verosimilmente a seguito di alcuni apprezzamenti rivolti alla ragazza”. In quel frangente il fidanzato non ci vede più e sferra un pugno. Alessio cade a terra sbattendo la nuca sul bordo del marciapiede. A questo punto Alessio perde i sensi e viene trasportato immediatamente in ospedale in condizioni gravissime.  Il giovane romano rimane ricoverato in coma per molto tempo presso il reparto di terapia intensiva. Dopo essere stato sottoposto a diversi interventi chirurgici, Alessio è stato avviato ad un centro di riabilitazione.

La Procura della Repubblica di Trieste e la Squadra Mobile della Questura hanno avviato un’indagine durata oltre 60 giorni. Le telecamere presenti in zona hanno permesso di ricostruire il percorso di fuga del 23enne. Oltre alle registrazioni, gli investigatori hanno ascoltato le testimonianze di alcuni giovani che erano presenti al momento dell’aggressione. Ad aiutare il percorso d’indagine ci ha pensato anche la Polizia Scientifica giunta da Padova al fine di elaborare l’identikit del 22enne responsabile del gesto violento, in virtù delle descrizioni rilasciate dai testimoni presenti sulla scena.

Nel mese di novembre il 22enne è stato rintracciato mentre camminava lungo le vie del centro di Trieste. Subito dopo la Procura ha disposto una perquisizione che ha consentito di rinvenire alcuni dei vestiti che l’aggressore indossava la notte del 14 ottobre. Immediato il confronto poi con le registrazioni delle telecamere e le testimonianze dei giovani presenti al momento del gesto.

Il giovane ha ammesso di essere l’autore del gesto violento. Dovrà rispondere del reato di lesioni gravissime.  

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