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Cronaca

Radio Vaticana: arriva la prescrizione per il cardinal Tucci

Lo ha deciso la seconda sezione della Corte d'Appello. Tucci, con padre Borromeo, erano imputati per getto pericoloso di cose. Rienzi (codacons): "Ora i risarcimenti". In corso un'altra indagine per omicidio colposo

“Non doversi a preocedere per sopravvenuta prescrizione”. E' questa la decisione presa ieri dalla seconda sezione della Corte di Appello di Roma in merito alla vicenda di Radio Vaticana per la quale era imputato il cardinale Roberto Tucci, nonché padre Paquale Borromeo, che nel frattempo però è morto. I due sono rispettivamente ex presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana ed ex direttore dell'emittente.

I due prelati,  imputati per "getto pericoloso di cose", in relazione all'emissione di elettrosmog per le trasmissioni della radio, erano stati assolti in Appello il 4 giugno del 2007 ma la Cassazione il 13 maggio del 2008 aveva annullato la sentenza disponendo il rinvio in Appello.

LA VICENDA

L'iter giudiziario è statao lunghissimo ed cominciato anni fa con il deposito di denunce nelle quali si lamentavano problemi e interferenze legate a citofoni, lampadari e altri elettrodomestici che si trasformavano in duplicatori del segnale di Radio Vaticana nonché di conversazioni telefoniche scandite dalle recite del rosario.

Successivamente si aggiunsero anche denunce per malattie provocate dal superamento dei limiti di emissione delle onde elettromagnetiche.

Sulle conseguenze del presunto inquinamento elettromagnetico a nord della capitale, la procura di Roma ha da tempo aperto un altro fascicolo nel quale si ipotizza il reato di omicidio colposo. Tra gli altri sono indagati anche gli stessi Borgomeo e Tucci.  Nell'ambito di questa indagine attualmente è in corso una perizia epidemiologica, per verificare se sussista un nesso di causalità tra le morti di leucemia, 19, a Cesano e zone limitrofe, e le onde elettromagnetiche.

IL CODACONS
“Radio Vaticana non è innocente. Lo ha affermato oggi la Corte d’Appello di Roma, non accogliendo la richiesta di proscioglimento degli imputati ma dichiarando la prescrizione dei reati a causa dell’eccessivo tempo trascorso. Confermati inoltre gli effetti sul piano civile in favore delle parti civili (cittadini e Codacons) cui dovranno essere rifondate le spese legali”, ha spiegato l'avvocato Carlo Rienzi, parte civile del processo come rappresentante del Codacons.  “Ora centinaia di parenti di vittime causate dalle onde elettromagnetiche dell’emittente potranno ottenere un giusto risarcimento per le sofferenze subite, senza dimenticare l'altra inchiesta sulle morti sospette tutt'ora in corso.”

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