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Cronaca Via Cassia

Spacciavano shaboo nelle discoteche viterbesi. Fermati 3 romani

L'arresto da parte dei carabinieri dopo che la loro automobile proveniente dalla Capitale ha cercato di prendere una via secondaria per evitare il controllo stradale predisposto dai militari sulla via Cassia

Importavano shaboo nel Viterbese, droga che nella Tuscia non ha ancora preso piede ma che è molto diffusa nelle discoteche della Capitale: arrestati tre ragazzi romani. I carabinieri di Viterbo nella notte di sabato hanno messo in campo un maxi servizio sulla Cassia per reprimere l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Una delle pattuglia si è accorta di un'auto che per evitare il posto di blocco si era fermata in una strada di campagna. I militari si sono avvicinati e dall'interno un ragazzo di 25 anni e due ragazze di 23 e 21, tutti residenti a Roma, hanno buttato fuori dai finestrini alcuni astucci contenenti numerosissime dosi di stupefacenti.

50 DOSI DI SHABOO - Il Bottino: 50 dosi di shaboo, la forma più pura della metanfetamina. Si tratta di cristalli solitamente limpidi di d-metanfetamina cloridrato, spesso fumata o iniettata, che ha un effetto tra le 6 e le 12 ore. Veniva importato dai pusher romani, che da qualche settimana avevano iniziato a frequentare i locali notturni della Tuscia, dove il mercato di questa sostanza, che annulla il senso di fame e non fa accusare stanchezza, era ancora vergine. I tre ragazzi adesso si trovano nel carcere di Mammagialla a Viterbo e in quello di Civitavecchia.

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