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Cronaca

Inchiesta punti verde qualità: sette rinvii a giudizio e tre proscioglimenti

E' questo quanto deciso dal gup di Roma. I reati ipotizzati, seconda della singole posizioni, sono truffa, falso in scrittura privata, falso ideologico, corruzione

Sette rinvii a giudizio, tra imprenditori, amministratori di società e funzionari comunali e tre proscioglimenti. E' questo quanto deciso dal Gup di Roma, Wilma Passamonti, nell'ambito del procedimento sulla realizzazione dei cosiddetti Punti Verde Qualità. L'attività di indagine ha riguardato i punti di Spinaceto, Tor Sapienza e Ferocia.

I reati ipotizzati, seconda della singole posizioni, sono truffa, tentata e consumata, falso in scrittura privata, falso ideologico, corruzione aggravata. Il processo è stato fissato per il prossimo 3 febbraio davanti alla VI sezione penale: coinvolti due imprenditori, i dipendenti comunali Stefano Volpe e Anna Maria Parisi (tutti e quattro arrestati nel marzo 2012), Gian Maria Fargnoli, direttore lavori della Maspen Center Sport, Claudio Testi, socio occulto della stessa società; Giancarlo Scarrozza, titolare della Luoghi del Tempo Srl.

In base all'impianto accusatorio negli appalti gli imputati avrebbero presentato certificazione di lavori mai effettuati, affidando i lavori a terze imprese ed indicando importi per l'esecuzione delle opere superiori a quelli reali, “con conseguente aumento indebito dell'esposizione fideiussoria del Comune di Roma”.

Per Roberto Provantini, Domenico Maiorana a Maurizio Addati, componenti della commissione di vigilanza che ha dato il via libera al pagamento di oltre due milioni per il punto verde di Spinaceto, il giudice ha invece stabilito il non luogo a procedere.

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