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Cronaca Valle Aurelia / Largo Cardinale Clemente Micara

Largo Micara e l'aBUSo turistico: i cittadini protestano

Il nuovo piano parcheggi vede quest'area come una delle più gravate dall'arrivo di pullman turistici. Per i residenti però è un vero e proprio incubo, con motori accessi a tutte le ore a pochi metri dei palazzi

Potremmo chiamarlo l'aBUSo turistico. E' ciò che si sta verificando ormai dal 1° luglio di quest'anno in via Gregorio VII e con esattezza a Largo Cardinal Micara. La differenza tra maiuscole e minuscole nella parola non è casuale. L'aBUSo di cui stiamo parlando è un neologismo che descrive a pieno l'andazzo preso dai pullman dei visitatori della Capitale in questa zona centralissima di Roma (proprio a due passi dal cupolone di San Pietro). Un andazzo talmente sgradevole da provocare una vera e propria rivolta da parte dei residenti.

palazzi-2NUOVO PIANO PARCHEGGI - Quest'estate, proprio nel periodo sopra menzionato, entra in vigore anche in via Gregorio VII il Nuovo Piano Parcheggi del Comune di Roma. Diverse sono le aree individuate appositamente per evitare l'eccessiva condensazione degli autobus dei turisti capitolini, protagonisti, spesso e volentieri, di autentiche paralisi per il già oltremodo stressato traffico romano.

Una delle postazioni previste dall'intervento comunale è proprio quella di Largo Micara, già adibita, in realtà, alla sosta dei torpedoni, ma che d'ora in avanti sarà usufruibile anche dai residenti del quartiere e per tutta la cittadinanza che lì è di passaggio.

La sua posizione strategica è indiscussa. Con il Papa a poche centinaia di metri e la stazione dei treni di San Pietro, è forse il Punto nevralgico - con la 'p' maiuscola - per gli spostamenti di stranieri e pellegrini alla volta della città eterna. Grazie alla nuova planimetria - che ha diviso a metà l'intero piazzale - si sono ricavati 130 posti per le auto e 40 per i pullman. La sosta è a pagamento, tra le 8.00 e le 18.00 esclusi i giorni festivi (per non gravare sugli abitanti della zona, liberi, in questo modo, di parcheggiare gratuitamente nelle ore notturne). Il prezzo è di 1 euro l'ora, mentre se ne pagano 4 per 8 ore.

La gestione del sito è riservata, come di consueto, all'Atac - già amministratore dei parcheggi di Roma, vedi ausiliari strisce blu - che ha investito 4 mila euro per dotarlo dell'adeguato e idoneo impianto di segnaletica.

Sulla carta, dunque, oltre all'apertura dell'area ai cittadini, la novità più importante è sul versante pullman: se fino a tutto giugno 2010 per entrare nel luogo di sosta occorreva il permesso di ingresso a Roma (B, C e E) più una straordinaria tipologia F, eccezionalmente prevista per Largo Micara, e che si pagava a parte (essendo questo, fino ad allora, un parcheggio di "prossimità", con accesso pertanto limitato e controllato dal personale Atac), con il nuovo Piano del Comune la permanenza all'interno dell'area diviene gratuita: l'unica discriminante, infatti, è rappresentata dalla titolarità obbligatoria dei già citati lasciapassare B, C ed E.

LA PROTESTA - Sic stantibus rebus, l'obiettivo - assolutamente necessario - di alleviare il traffico cittadino ha però registrato uno sgradevole e sgradito effetto collaterale, che nessuno aveva previsto: il logoramento costante dei residenti. Quello stress psicofisico "da aBUSo dei bus", che ci conferma la protesta levatasi dal Comitato - spontaneo - Gregorio Settimo.

doppia-fila"Il parcheggio in questione è progettato per 40 pullman" - a parlare è Marco Pelagatti, uno dei rappresentanti responsabili del Comitato - "ma sono troppi per un'area che più di un tecnico ha definito sufficiente a farne entrare, sostare e circolare in sicurezza al massimo 20. Ogni giorno abbiamo a che fare con oltre 50, 60 autobus che parcheggiano ovunque. In doppia e tripla fila, lungo le corsie di marcia e all'interno del parcheggio, nella postazione riservata alle macchine. E se questo non bastasse, gli autisti tengono i motori accesi per far andare l'aria condizionata (fredda l'estate - calda l'inverno…) con buona pace del Codice della Strada, che all'art. 157.7 comma bis vieta di tenere in moto le vetture durante la sosta e la fermata".

Tutto ciò avverrebbe in un'area completamente circondata da case e palazzi, "molte delle quali a meno di 5 metri dai motori". Prosegue Pelagatti: "l'inquinamento atmosferico è divenuto altissimo. Le case sono diventate delle camere a gas. Questo accade senza il minimo controllo, visto che dal 1° luglio il servizio di vigilanza effettuato dall'Atac è pressoché scomparso. Il gabbiotto posto all'ingresso l'abbiamo visto troppe volte, ormai, chiuso".

E ancora: "il parcheggio, come da segnaletica verticale, è consentito dalle 07.00 alle 21.00. Ebbene, i bus parcheggiano e tengono i motori accesi anche la notte. La Polizia Municipale non interviene, dicendo che i cittadini dovrebbero scrivere una lettera al Comandante dei Vigili Urbani..."

"Noi ci chiediamo sgomenti: è mai possibile che possa esistere un'area - praticamente non custodita e adibita a vetture di questa portata, che tra l'altro neanche pagano la sosta - così attaccata alle abitazioni?".

DOPO IL DANNO ANCHE LA BEFFA - Dalla Deliberazione del Consiglio Comunale (n. 37 del 12/04/2010) si legge (p. 6, sezione "si propone inoltre"):"vista la riduzione a 40 posti della capacità del parcheggio di Largo Cardinale Clemente Micara in assoluta controtendenza con la necessità, pur manifestata, di rafforzare la dotazione e l'offerta di sosta lunga l'idea di "convenzionare" un "pacchetto" comprendente anche la sosta prepagata al Terminal Gianicolo, punto debole della regolamentazione" […] "Questo assolverebbe a diverse funzioni: - minor impatto sul territorio in termini di inquinamento atmosferico, acustico, minor intralcio alla viabilità" […]

Ma al Gianicolo, però, di pullman turistici non ce n'è l'ombra. "Il Parking Gianicolo resta vuoto a causa del mancato accordo con il Comune, e il parcheggio su via Leone XIII (Villa Pamphili) è deserto" - tiene a sottolineare ancora il Comitato Gregorio Settimo, per bocca del rappresentante Marco Pelagatti - "a detta del Direttore e della gestione è costantemente inutilizzato, quando invece potrebbe contenere ben 94 pullman".

LA RICHIESTA - Giunti quasi all'esasperazione, i cittadini del quartiere di Gregorio VII ed il loro Comitato vorrebbero "la totale conversione di Largo Micara a parcheggio auto, vista la carenza, in zona, di posti e l'eccessiva ristrettezza del piazzale: inadatto a contenere i 40 pullman ipotizzati e troppo a ridosso delle nostre abitazioni".

Altrimenti, in seconda istanza: "la riduzione degli stalli parcheggio a massimo 20, con una omogeneizzazione della sosta delle vetture turistiche, indirizzandole anche sulle aree circostanti". Ma, oltre ogni cosa, ciò che si pretende è assolutamente "l'immediato ritorno dei controllori, che non può essere una questione di nostra competenza. Fino ad oggi abbiamo assistito alla solita pratica dello scaricabarile. Se c'è un gestore, che gestisca allora".

Già così, almeno i motori, accesi, non lo rimarrebbero più. Un aBUSo di meno.

 

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