Si sono spogliati, dalle loro stanze, mostrando le parti intime a due minorenni. Un gesto provocatorio, quello di due ospiti del centro pronto intervento minori di via Venafro, all'indirizzo di due ragazzine di 13 e 14 anni che, spaventate, hanno allertato i loro genitori. E' così, nella serata di giovedì 14 giugno, è partito il tam tam tra i residenti del quartiere TIburtino III ed il conseguente sit in, spontaneo, di protesta proprio davanti la struttura all'angolo con via della Vanga. 

Una cinquantina di persone circa. Sul posto, allertati, sono quindi giunti i Carabinieri, per le indagini e gli agenti di Polizia, per il servizio di ordine pubblico. Cori di protesta ed insulti lanciati a gran voce, ma nessuna condotta violenta. Una manifestazione di protesta pacifica, quella dei residenti, che ha permesso ai militari della stazione di Santa Maria del Soccorso di procedere con i dovuti accertamenti. 

Secondo quanto riscontrato dai militari gli ospiti del centro accoglienze, due albanesi di 18 e 17 anni, si sono affacciati dalla finestra, attirato l'attenzione di due ragazzine di 13 e 14 anni, e quindi si sono spogliati mostrando alla due giovani le loro parti intime. Gli stranieri, quindi, sono stati denunciati dai Carabinieri per "atti osceni in concorso". 

A dar sostegno ai cittadini anche Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound Italia: "I residenti del Tiburtino III sono saturi. Le amministrazioni locali e il Comune di Roma devono intervenire". Marco Continisio, responsabile di Tiburtino Terzo Millennio aggiunge: "Tutto questo è inaccettabile, la rabbia dei cittadini è il segno che nella borgata non esistono più le condizioni di sicurezza e la convivenza coatta con gli immigrati è una vera e propria bomba sociale pronta ad esplodere da un momento all'altro".