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Cronaca

Dalle chat agli hotel di Termini: così i clienti compravano il baby gigolò

Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di accertare come il 16enne avesse rapporti sessuali a pagamento dall'età di 14. Gli appuntamenti tramite Badoo e Grindr

Aveva creato una agenda di clienti affezionati con i quali organizzava gli incontri sessuali a pagamento da quando aveva appena 14 anni. Il giovane gigolò ha poi ampliato il proprio 'business' offrendo prestazioni sessuali a pagamento per almeno due anni, sino all'età di 16, quando le indagini della Squadra Mobile di Roma hanno smascherato un giro di prostituzione minorile.

PENDOLARI DEL SESSO - Fra i clienti alcuni insospettabili uomini di età compresa fra i 57 ed i 44 anni, con un assistente capo della Polizia di Stato ed un volontario della Protezione Civile che facevano i 'pendolari del sesso' arrivando a Roma da Bologna per incontrate il 'ragazzo di vita' di pasoliniana memoria.

SESSO A PAGAMENTO A 14 ANNI  - A fornire un quadro più dettagliato della operazione che ha portato a smascherare il giro di prostituzione minorile Luigi Silipo, primo dirigente della Squadra Mobile capitolina. Ascoltato da RomaToday il dottor Silipo ha spiegato come le indagini abbiano dimostrato che i rapporti sessuali a pagamento offerti dal giovane andassero avanti da almeno due anni, da quando il minore ne aveva 14. Una indagine durata sette mesi che ha scoperchiato il vaso di pandora indicando le responsabilità dei clienti del giovane gigolò, fra i quali un dipendente Enel in mobilità ed un impiegato dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), entrambi romani.

BADOO E GRINDR - In particolare, come spiega ancora il capo della Squadra Mobile capitolina, gli incontri venivano organizzati tramite chat e attraverso due siti di incontri (Badoo e Grindr). Stabilite somme e modalità della prestazione il giovane ragazzo si incontrava con i propri clienti principalmente nella zona della Stazione Termini, appartandosi nelle auto degli uomini o utilizzando alcune camere degli hotel della zona dell'Esquilino, con rapporti sessuali consumati a volte anche direttamente negli appartameti degli uomini che incontrava.

SITUAZIONE FAMILIARA DIFFICILE - Delle prestazioni che i clienti pagavano sino ad 800 euro con il giovane che si muoveva in treno da un Comune laziale dove era residente assieme al padre (non coinvolto e all'oscuro della vicenda) A mettere gli investigatori sulla strada giusta la collaborazione dell'assistente sociale. E' stato infatti quest'ultimo che seguiva il ragazzino da anni, ad indicare alla Procura dei Minori di Roma la probabile attività di di prostituzione del ragazzo che offriva prestazioni sessuali in cambio di denaro a uomini adulti conosciuti via web tramite chat.

GLI ARRESTATI - Alla luce delle indagini, alle prime ore di questa mattina gli investigatori diretti dal dottor Silipo in collaborazione con quelle di Bologna e Napoli, hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei quattro, un volontario 44enne della Protezione Civile originario di un Comune della provincia di Napoli; un assistente Capo della Polziia di Stato di 50 anni, in servizio presso il Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Bologna; un romano di 57 anni, dipendente ENI attualmente in mobilità; ed un altro romano di 48 anni, dipendente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ritenuti responsabili del reato di prostituzione minorile. 
 

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