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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Esquilino / Via Giovanni Giolitti

Termini, da 10 a 50 euro per fare sesso con minorenni sui treni e nei bagni

Secondo gli inquirenti la stazione Termini era utilizzata come punto strategico da parte di uomini per adescare e consumare rapporti sessuali con maschi e femmine dai 13 ai 17 anni

Consumavano rapporti sessuali con minorenni, maschi e femmine, dai 13 ai 17 anni utilizzando la stazione Termini come abituale "punto d'incontro e di adescamento dei minori dediti alla prostituzione". E' questo quanto emerge dalle indagini della Polizia Ferroviaria di Roma. Nove in tutto le ordinanze di custodia cautelare emesse ma nel frattempo una persona, che aveva più di ottant'anni, è deceduta. 

IL BLITZ - Un vero e proprio blitz contro la prostituzione minorile quello eseguito oggi. Gli agenti hanno eseguito arresti a Roma, Rieti, Viterbo e Napoli. Importanti ai fini delle indagini anche con intercettazioni, osservazione, videoriprese e numerose audizioni protette.

SESSO NEI BAGNI E SUI TRENI - La stazione Termini, secondo la Polizia, era utilizzata come punto strategico da parte di uomini per "adescare e consumare rapporti sessuali con minorenni per la maggior parte di etnia rom". L'operazione è stata definita 'Meeting Point' e secondo le forze dell'ordine, "gli incontri avvenivano sul lato destro della stazione, nei pressi di via Giolitti mentre i rapporti sessuali si consumavano a bordo di treni in lunga sosta, nei bagni pubblici della stazione o di esercizi commerciali ma anche in abitazioni private o nei parchi limitrofi".

DA 10 A 50 EURO - I compensi, secondo gli inquirenti, "variavano dai 10 ai 50 euro a prestazione". Nel corso dell'attività di indagine, nei mesi scorsi, sono stati inoltre già arrestati "in flagranza un cinquantanovenne ed un settantanovenne, sorpresi a consumare rapporti sessuali con i minori" Il reato contestato agli arrestati è quello previsto dall'articolo 600 bis del Codice Penale che punisce la prostituzione minorile.

La notizia è stata commentata anche dall'assessore alle Politiche Sociali, Francesca Danese: "L’inchiesta scoperchia un fenomeno che denunciamo da tempo: l’aumento della tratta e il coinvolgimento sempre maggiore di bambine e bambine nei traffici di esseri umani, nella mercificazione dei loro corpi. Le indagini parlano di un aumento del 400% solo a proposito della prostituzione minorile maschile". Continua l'assessore: "Strappare i bambini da questo destino, restituire loro l’infanzia negata, i diritti, la salute, l’istruzione e la dignità: di questo si parla quando ragioniamo sul ripristino della legalità. Ciascuno faccia la sua parte per stroncare i traffici e lo sfruttamento di esseri umani: l’Europa, il governo e noi stessi, istituzioni e cittadini romani. Non si può restare indifferenti altrimenti vinceranno sempre la criminalità, la xenofobia e signori della guerra tra poveri". Infine ha ricordato i provvedimenti avviati dal Comune: "Sta rilanciando con un nuovo bando il Progetto Roxanne, uno straordinario servizio per tutelare la salute e avviare percorsi di autonomia alle persone vittime di tratta o comunque costrette a prostituirsi". 

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