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Cronaca

Prostitute regolarizzate come colf da tre romani in cambio di soldi e sesso

Contratto regolare da collaboratrici domestiche per cinque donne che in cambio offrivano prestazioni sessuali e denaro

In cambio di prestazioni sessuali gratis e pochi soldi tre italiani avevano regolarizzato cinque giovani romene. Gli avevano fatto un contratto regolare, assunte come collaboratrici domestiche. Le cinque donne erano così iscritte regolarmente all'anagrafe a Roma e avevano una carta di identità che tra l'altro gli evitava di essere portate, durante i controlli, all'Ufficio Stranieri per l'identificazione. Quasi impossibile smascherare una truffa del genere, senza punti deboli.

Gli agenti della Polizia di Roma Capitale si sono accorti però che i nomi delle "colf" ricorrevano spesso nei verbali stilati in occasione di alcune operazioni anti prostituzione. Il GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale e Urbana) ha così avviato delle verifiche incrociate tra anagrafe, INPS e polizia scientifica risalendo ai nomi dei tre falsi datori di lavoro. Fermate, le ragazze hanno ammesso di non svolgere nessuna attività di collaborazione domestica. Si dedicavano ad attività certo più remunerative del falso contratto da colf di 300 euro. Tutti i coinvolti nella vicenda sono accusati di falso ideologico

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